"FORSE MI GUARDERANNO IN MODO DIVERSO"
La Sakkari, solitamente grintosa e “tignosa”, non è mai stata competitiva. Incassato il primo break al secondo game (schiaffo al volo della rumena), non ha mai dato la sensazione di poter tornare in partita. “Quando mi sono svegliata, ero ancora stanca dopo la semifinale di ieri – ha detto la greca, che nei quarti aveva superato Venus Williams e poi Danielle Collins – però Mihaela è stata molto brava. Non mi muovevo bene, che pure é una delle mie armi. Non è stato facile giocare dopo aver vinto due match molto impegnativi. Sarò più preparata per la prossima occasione. Lei ha servito con intelligenza, ha colto ogni opportunità e ho avuto la sensazione di non avere alcuna possibilità”. La Sakkari ha commesso 34 errori: una montagna, quasi 3 a game. Con un handicap del genere era impossibile fare match pari. Avesse sfruttato qualcuna delle quattro palle break avute nel primo set, forse... Ma l'esito non è mai stato in discussione. “Mi sono concentrata sul mio gioco, senza pensare a come lei avrebbe reagito – ha detto la Buzarnescu – io giocavo molto bene, tirando parecchi vincenti e rimandando di là ogni palla. Adesso ho grande fiducia in me. Ho iniziato a credere di poter giocare bene quando mi sono qualificata per lo Us Open, l'anno scorso. Da allora è andato tutto sempre meglio. Forse adesso mi guarderanno in modo diverso, ma proverò a non cambiare niente: penserò solo ai bei momenti e a giocare”. Di certo non dovrà più pensare alle operazioni alle ginocchia e ai pareri negativi dei medici, forieri di mille dubbi e paure. Negli anni più duri si è laureata in Scienze Motorie, ma non si è arresa grazie al supporto “della mia famiglia e dei miei amici più cari”. Arrendersi, in fondo, non è mai una buona idea.
WTA PREMIER SAN JOSÈ – Finale
Mihaela Buzarnescu (ROM) b. Maria Sakkari (GRE) 6-1 6-0