Il progetto fa parte della celebrazione del 150° anniversario dei Championships, che avverrà nel 2027

Un nuovo volto per la storica collina di Wimbledon, che nel corso degli anni ha preso anche il nome di leggende del tennis britannico diventando anche per Henman Hill e Murray Hill. È questo il progetto pensato dall’All England Lawn Tennis Club per celebrare il 150° anniversario della storia dei Championships che verrà celebrato nel 2027.
I lavori di miglioramento dovrebbero iniziare dopo la conclusione dell’edizione 2026 e gli sviluppi pianificati consentiranno opportunità di visione molto più accessibili e trasformeranno l’accesso in sedia a rotelle ai vari livelli di “The Hill”, tra cui le aree Orchard e Pergola, situate nella parte superiore della collina. I piani forniranno anche più posti a sedere tramite una serie di nuovi muri di contenimento bassi che ottimizzeranno la visibilità del grande schermo del No.1 Court riducendo la pendenza dei livelli esistenti.
Deborah Jevans CBE, Presidente dell’All England Club, ha spiegato: “La riqualificazione della nostra famosa Hill, in tempo per i Championships 2027, consentirà a un numero ancora maggiore di appassionati di tennis di godere della sua atmosfera unica e del suo punto di osservazione privilegiato. Sono particolarmente lieta che questi piani aumenteranno l’accessibilità di The Hill per i nostri ospiti che utilizzano sedie a rotelle o che hanno requisiti di accessibilità aggiuntivi. È un’entusiasmante opportunità mentre guardiamo al 2027 e al 150° anniversario dei primi Championships“.
Ruth Hopkins, Direttore generale e Responsabile dell’accesso presso Level Playing Field, ha commentato: “Sono lieta che Level Playing Field abbia svolto un ruolo importante nel collaborare con l’All England Club per migliorare la loro famosa collina in modo che diventi uno spazio inclusivo e accessibile per tutti coloro che partecipano a Wimbledon. Questi piani apporteranno miglioramenti significativi per tutti gli ospiti, ma in particolare per coloro che hanno requisiti di accessibilità“.