Ha chiuso il match con la volée di diritto,
cosa che non gli capita spesso. Così
Rafael Nadal ha
raggiunto in
semifinale Baghdatis, Federer e Bjorkman battendo il finlandese Jarkko
Nieminen. In una giornata che da schedule era programmata per le sole semifinali
femminili, l'intursione del main draw maschile s'è resa necessaria dopo
le quattro ore del match di ieri tra Bjorkman e Stepanek. Pochi problemi
comunque per l'iberico che in tre set ha superato senza problemi il finlandese,
autore comunque di un buon match (ha fatto quello che poteva) e di un ottimo
torneo. Gli sono state concesse due ore e dieci dal Cannibale di Manacor
che ora in semifinali troverà di fronte Marcos Baghdatis, uno che quando
sente parlare di Slam, si esalta sempre (a parte la terra rossa ovviamente).
Comunque è ancora possibile poter assistere all'ennesima sfida tra Rafa
e Rogi, ma eventualmente questa volta lo scenario cambierebbe, e probabilmente
anche il risultato finale.
Ventidue incontri giocati, tra cui la finale
del Roland Garros di quest'anno. La prima semifinale del tabellone femminile
andata oggi in scena sul centrale non era certo una prima assoluta, anzi.
Justine Henin aveva vinto undici volte, le altre dieci erano
andate
a Kim Clijsters. Oggi tale record è stato modificato, ancora una volta
però a vantaggio della signora Hardenne. Justine già campionessa
a Parigi
e costretta al ritiro durante la finale a Melbourne, è dunque giunta fino
in fondo anche a Londra. Ci è arrivata chiudendo i conti con un ottimo
rovescio vincente, il suo marchio di fabbrica, quello che le ha permesso
quest'anno di vincere ben 44 match a fronte di soli 5 persi. Oltre alla
tecnica, sconfinata della piccola belga, a stupire è anche la sua voglia,
la sua grinta, la sua fame di vittorie importanti e sembra che più vinca
più voglia vincere. Sabato quindi un solo match la divide dall'unico
titolo
dello Slam che le manca in carriera, a Church Road infatti è arrivata
fino
al grande ballo finale, quello del sabato, ma non è riuscita a lanciare
la zampata vincente.
E così dopo quattro tentativi falliti negli
ultimi quattro anni, ce l'ha fatta
Amelie Mauresmo a
raggiungere
la finale di Wimbledon. Proprio nell'anno delle prime volte per lei (la
vittoria in uno Slam, in Australia, e la scalata fino alla prima posizione
mondiale) ha superato anche Maria Sharapova, che due anni fa invece la
castigò, per andare a giocarsi sabato la finale contro Justine Henin,
proprio
come in Australia. Ci sarà dunque una sorta di rivincita sperando che
questa
volta sia partita vera, senza infortuni strani che mettano i bastoni fra
le ruote dello spettacolo. E' stata una semifinale abbastanza combattuta
da cui Masha non voleva proprio uscire, dopo aver perso il primo set ed
essere stata sotto tre a zero anche nel secondo la russa s'è rialzata
complice
anche un aiutino ricevuto dalla numero uno del mondo che ha concesso un
po' troppo ed è scesa notevolmente di livello. Nella terza partita
però
la transalpina è subito ritornata avanti, prima 3-0 poi 5-2 e da quella
posizione dominante non ha più sbagliato niente e non ha compromesso una
finale che nell'ultimo lustro, come dicevamo prima, era diventata quasi
un tabù. Alla fine di questo giovedì di tennis il risultato
è che nella
tempio britannico della City la finale femminile sarà, ironia della
sorte,
tutta francofona.
I main-draw dei Championships
Wimbledon,
singolare maschile
Wimbledon,
singolare femminile
The Championships' Archive
Lu
nedì
26 giugno, Day I