La numero 1 del mondo gestisce bene la pressione e conquista il suo secondo titolo di fila nella Grande Mela, Anisimova si arrende con onore

Foto di Ray Giubilo

Da New York – Alla straordinaria stagione di Aryna Sabalenka mancava soltanto un titolo del Grande Slam e non era facile gestire una pressione simile, ma la numero 1 del mondo ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore difendendo il titolo agli US Open e mettendo in bacheca il suo quarto Major in carriera. La fuoriclasse bielorussa aveva un peso non indifferente nella finale contro la padrona di casa Amanda Anisimova, che l’aveva già battuta a sorpresa in semifinale a Wimbledon durante quest’estate. Se ci aggiungiamo la sconfitta contro Madison Keys nella finale degli Australian Open, si comprende bene come Aryna avesse un conto in sospeso con le americane.

Pur non disputando un match perfetto e complicandosi la vita più volte sull’Arthur Ashe Stadium, Sabalenka ha infranto i sogni di Anisimova prevalendo con lo score di 6-3 7-6(3) in poco più di un’ora e mezza di gioco. Il match si è giocato in condizioni indoor a causa della forte pioggia abbattutasi su New York per buona parte della giornata e la superiorità di Aryna non è stata mai realmente in discussione, sebbene Amanda abbia avuto un break di vantaggio nel primo set e abbia venduto cara la pelle nel secondo forzando la sua rivale al tiebreak (che non ha avuto praticamente storia).

La numero 1 del seeding è così diventata la prima giocatrice in grado di difendere il titolo nella Grande Mela dal biennio 2013-2014, quando era stata Serena Williams a riuscire in questa impresa. Anche un anno fa Sabalenka aveva sconfitto un’americana in finale a Flushing Meadows, più precisamente Jessica Pegula. La campionessa bielorussa – che ha vinto quattro finali Slam a fronte di tre sconfitte – ha anche ottenuto la sua 100ma vittoria in carriera nei Major e si porta a casa la bellezza di 5 milioni di dollari, mentre Anisimova può consolarsi con 2.5 milioni.