Prestazione impeccabile del numero 2 del mondo, che lascia le briciole al 24enne azzurro e approda al terzo turno a New York

Foto di Ray Giubilo

Da New York – Carlos Alcaraz assomiglia sempre di più ad un uomo in missione in questa edizione degli US Open e a farne le spese è stato il povero Mattia Bellucci, che ha comunque realizzando un sogno giocando la sua prima partita in carriera nell’immenso Arthur Ashe Stadium. Si è capito fin da subito che il campione spagnolo non fosse in vena di concessioni stasera e tutto quanto è filato via liscio, complice anche un avversario inferiore di troppe cilindrate. L’azzurro ha dato il massimo pur sapendo di non avere chance, ma i suoi colpi non davano il minimo fastidio al numero 2 del mondo che ha fatto ciò che ha voluto dall’inizio alla fine regalando i soliti colpi elettrizzanti. Il vincitore dell’edizione 2022 non ha avuto distrazioni e si è imposto grazie allo score di 6-1 6-0 6-3 in poco più di un’ora e mezza, in attesa di test più probanti che siano in grado di insinuare dei dubbi nella mente del 22enne iberico.

Tutti i colpi di Carlitos hanno funzionato alla perfezione nei primi due round, se si considera che non ha offerto una singola palla break ai suoi rivali facendo la differenza sia con la prima che con la seconda di servizio. L’ex numero 1 del mondo si è presentato a New York con il serbatoio della fiducia al massimo, avendo già conquistato sei titoli in questa stagione e avendo la ghiotta chance di tornare in vetta al ranking mondiale (ai danni del nostro Jannik Sinner). Il cinque volte campione Slam ha già migliorato il risultato ottenuto nella Grande Mela l’anno scorso, quando si era fermato proprio al secondo turno contro Botic van de Zandschulp dopo una prestazione orribile. Il prossimo ostacolo sul cammino di Alcaraz sarà un altro azzurro, Luciano Darderi, autore di un ottimo torneo finora e giustiziere in quattro set della wild card di casa Eliot Spizzirri.