Roger Federer è l’uomo dei record. Una meravigliosa edizione dello Slam di Flushing Meadows ha regalato al numero uno del mondo il secondo titolo consecutivo agli US Open e la certezza di essere il giocatore più forte (c’è chi dice insieme a Sampras) ad aver mai calcato un campo da tennis. La finale americana ha premiato, nonostante la sconfitta, anche una leggenda vivente come Andre Agassi, capace di rimettersi in piedi dopo un’estate incolpevolmente disast


Roger Federer è l’uomo dei record. Una meravigliosa edizione dello Slam di Flushing Meadows ha regalato al numero uno del mondo il secondo titolo consecutivo agli US Open e la certezza di essere il giocatore più forte (c’è chi dice insieme a Sampras) ad aver mai calcato un campo da tennis. La finale americana ha premiato, nonostante la sconfitta, anche una leggenda vivente come Andre Agassi, capace di rimettersi in piedi dopo un’estate incolpevolmente disastrosa e di giocare un tennis stellare per buona parte del torneo. Il Kid meritava più di ogni altro una vittoria che avrebbe chiuso in maniera perfetta la sua inimitabile carriera ma Federer è stato, ancora una volta, troppo forte con la combinazione servizio-diritto, troppo efficace al volo, semplicemente devastante non appena Andre gli concedeva una spanna per piazzare il colpo. C’è comunque stata partita, almeno per tre set, dopodiché Agassi ha alzato bandiera bianca ma il pubblico ha avuto (quasi) tutto ciò che ha voluto e ha salutato due grandissimi del tennis cui è toccato l’onore di chiudere lo Slam qualitativamente migliore dell’anno. Uno Slam memorabile anche per Kim Clijsters (nella foto), cui finalmente è toccata una vittoria "pesante". La belga, che ha annunciato di voler lasciare il tennis entro due anni, dovrà forse rivedere i suoi propositi dopo la finale dominata contro la rediviva Mary Pierce. La regina del cemento americano, questa volta, non ha fallito il centro più importante, aggiungendo un trofeo che non può mancare nella bacheca di un campione vero. In questa edizione degli US Open poteva anche restare negli annali un pezzo di Italia, grazie a Flavia Pennetta che, complice un sodalizio con Elena Dementieva, ha conquistato la finale del doppio; purtroppo la corsa dell’azzurra è terminata in finale contro il duo Raymond/Stosur.  


RISULTATI
SINGOLARE MASCHILE
Primo turno
Davide Sanguinetti (ITA) b. Wayne Arthurs (AUS) 6-3 6-3 7-6(3)
(15)Dominik Hrbaty (SVK) b. Andreas Seppi (ITA) 6-2 6-4 6-7(6) 6-2
(26)Feliciano Lopez (SPA) b. Filippo Volandri (ITA) 6-2 4-6 7-6 6-1
(q)Giorgio Galimberti (ITA) b. (WC)Donald Young (USA) 7-6(4) 6-1 6-2
Rainer Schuettler (GER) b. Potito Starace (ITA) 6-1 6-4 1-6 7-6
(19)Tommy Robredo (SPA) b. (q)Daniele Bracciali (ITA) 3-6 6-3 6-4 6-2
Secondo turno
Davide Sanguinetti (ITA) b. (31)Carlos Moya (ESP) 3-6 6-1 6-2 6-4
(13)Richard Gasquet (ITA) b. (q)Giorgio Galimberti (ITA) 6-1 3-6 6-3 3-2 rit.
Terzo turno
Davide Sanguinetti (ITA) b. Paradorn Srichaphan (THA) 6-3 4-6 6-7(2) 7-6(6) 7-6(5)
Ottavi di finale
(11)David Nalbandian (ARG) b. Davide Sanguinetti (ITA)  4-6 7-6(4) 6-4 6-2

SINGOLARE FEMMINILE
Primo turno
Julia Schruff (GER) b. (28)Flavia Pennetta (ITA) 6-4 3-6 7-5
Maria Elena Camerin (ITA) b. (21)Dinara Safina (RUS) 6-3 6-7(5) 6-3
Laura Granville (USA) b. (22)Silvia Farina (ITA) 6-2 6-1
Michaela Pastikova (CZE) b. Rita Grande (ITA) 3-6 7-6(5) 6-3
(25)Francesca Schiavone (ITA) b. Jelena Kostanic (CRO) 6-2 7-5
Mary Pierce (FRA) b. Mara Santangelo (ITA) 6-2 6-4
(19)Elena Likhovtseva (RUS) b. Tathiana Garbin (ITA) 6-4 6-1
(3)Amelie Mauresmo (FRA) b. Roberta Vinci (ITA) 6-3 6-2
(q)Pauline Parmentier (FRA) b. Antonella Serra Zanetti (ITA) 2-6 6-3 6-4
Secondo turno
Sania Mirza (IND) b. Maria Elena Camerin (ITA) 6-4 1-6 6-4
(25)Francesca Schiavone (ITA) b. Emma Laine (FIN) 6-2 6-2
Terzo turno
(8)Serena Williams (USA) b. (25)Francesca Schiavone (ITA) 6-3 6-4
 



Esordio positivo per Rafael Nadal nell’ultimo Slam dell’anno: il giovane re del rosso ha sconfitto Bobby Reynolds in tre facili set. Stesso destino per Razvan Sabau, avversario di un Andre Agassi molto in palla: il rumeno ha chiuso la sua avventura in tre rapide frazioni, dominate in lungo e in largo dal Kid.
Il torneo femminile perde subito la campionessa in carica: Svetlana Kuznetsova si è fatta battere all’esordio dalla connazionale Ekaterina Bychkova ottenendo un record in negativo. Per la prima volta infatti la campionessa uscente ha perso al primo turno agli US Open. Nessun problema per Maria Sharapova contro la greca Daniilidou né per le sorelle Williams, entrambe vincitrici in due set.
Buone notizie per l’Italia grazie a Maria Elena Camerin che vince un bran bell’incontro su Dinara Safina; successo anche di Giorgio Galimberti sul fenomeno americano Donald Young, un talento ancora acerbo. Dura un solo set il sogno di Daniele Bracciali, a suo agio sul cemento ma sopraffatto dalla pressione di Tommy Robredo.

Andy Roddick è la prima vittima eccellente del tabellone maschile. Il campione del 2003 ha incredibilmente ceduto il passo al lussemburghese Gilles Muller, un mancino dai colpi definitivi e dal gioco imprevedibile che a Wimbledon aveva sconfitto Rafael Nadal (ma che era stato preso "a pallate" dagli azzurri in Coppa Davis). Per Roddick una delusione cocente che si accompagna a quella della testa di serie numero 12 Tim Henman (nella foto), che ha concluso una disastrosa stagione estiva facendosi dominare da Fernando Verdasco. Male gli italiani: Filippo Volandri non ha sfruttato le occasioni contro Feliciano Lopez e Potito Starace non è riuscito a superare un abbordabile Rainer Schuettler. Si salva il solo Davide Sanguinetti, autore di un match di grande intelligenza e solidità contro il bomber australiano Wayne Arthurs. Tra i big esordio sul velluto per il campione in carica Roger Federer, cui Ivo Minar ha fatto appena il solletico, e di Carlos Moya, avvantaggiatosi del ritiro di Llodra nel terzo set. Vittorie senza storia anche per Davenport, Henin, Myskina e Amelie Mauresmo, purtroppo sorteggiata contro la nostra Robertina Vinci. Facile successo di Mary Pierce su Mara Santangelo e di "Olivia" Elena Likhovtseva contro Tathiana Garbin.

Al ventesimo Open degli Stati Uniti Andre Agassi mantiene una forma da ragazzino: il Kid di Las Vegas ha domato in tre tie-break Ivo Karlovic. Nonostante i 30 ace del croato e il ricorso a tre tie-break su tre set Andreino ha tenuto in mano le redini del match e si prepara ad affrontare Tomas Berdych. Si arrende purtroppo il lissonese Giorgio Galimberti: l’azzurro ha affrontato a viso aperto Richard Gasquet ma sul punteggio di un set pari ha iniziato a lamentare un dolore al polpaccio che lo ha costretto al ritiro.
Se ne va da Flushing Meadows anche Guga Kuerten: il tre volte campione di Parigi, tormentato dai dolori all’anca, si è arreso alla testa di serie numero 19 Tommy Robredo in quattro set, dando una volta di più l’impressione di essere prossimo a un triste ritiro dalle gare.
Facile vittoria di James Blake su un ancora acerbo Igor Andreev; esce Thomas Johansson per mano di Sebastien Grosjean; successi per Coria (su Vince Spadea) e di Haas nel derby con Rainer Schuettler. Fuori Mariano Puerta, battuto da Wawrinka e disfatta di Feliciano Lopez, dominato dal potente svedese Robin Soderling. Saluta New York anche Gilles Muller, il giustiziere di Roddick, che si è arreso a Robby Ginepri.
Lindsay Davenport ha demolito per 6-1 6-1 Pauline Parmentier, numero 253 del ranking e al suo esordio in uno Slam e attende Anabel Medina Garrigues, testa di serie numero 32. Ancor meno fatica ha fatto Amelie Mauresmo opposta alla bulgara Sesil Karatantcheva. Justine Henin prosegue la sua corsa grazie al successo per 6-3 6-4 sulla spagnola Maria Sanchez Lorenzo. Negli altri match della giornata successi di Patty Schnyder su Martina Sucha, di Mary Pierce sulla Srebotnik e delle russe Dementieva e Myskina rispettivamente su Diaz Oliva e Amy Frazier.

Grande successo di Davide Sanguinetti nel secondo turno degli US Open: lo spezzino ha battuto in quattro set la testa di serie numero 31 Carlos Moya. Ceduta la prima frazione, Dado ha preso in mano le redini del gioco e ha colto un successo di grande prestigio. Tra l’azzurro e gli ottavi di finale c’è ora il non irresistibile Paradorn Srichaphan, apparso però in grande ripresa dopo il successo in tre set sul numero 6 del seeding Nikolay Davydenko.
Un match divertente tra Roger Federer  e Fabrice Santoro ha regalato il pass per il terzo turno al favorito del torneo, in gran spolvero: Rogi è già in forma Slam e i (pochi) pretendenti al titolo hanno di che preoccuparsi. Nel prossimo turno il fenomeno troverà Olivier Rochus, una variante più canonica del Santoro-style ma comunque uno splendido "giocatorino", di quelli che contro Federer raccolgono molti applausi ma praticamente mai la vittoria. Lleyton Hewitt, che ha liquidato l’argentino Jose Acasuso, si appresta invece ad affrontare i servizi-bomba di Taylor Dent, vincitore su Almagro.  
Non ce l’ha fatta invece Francesca Schiavone, la cui resa contro Serena Williams  è stata più che onorevole ma non sufficiente ad arginare la Tyson in gonnella. Successo anche per la sorella maggiore Venus su Daniela Hantuchova e di tutte le favorite: Sharapova su Schruff, Petrova su Granville, Clijsters su Sugiyama.

Strepitoso successo di Davide Sanguinetti, che conquista i suoi primi ottavi di finale agli US Open dopo 4 ore e 24 minuti di lotta contro il thailandese Paradorn Srichaphan. Sanguinetti ha chiuso il match al tie-break del quinto set dopo aver sciupato un vantaggio di 4 giochi a 1 nella frazione decisiva, un gap che l’ex top ten asiatico ha colmato sino all’epilogo al tie-break. Per Sanguinetti, 33 anni, un risultato storico e un prossimo incontro molto difficile ma non impossibile: lo aspetta David Nalbandian, sognare i quarti di finale non è reato…
L’attenzione del pubblico non italiano era però catalizzata dallo scontro in famiglia tra Venus e Serena Williams (nella foto): Venere ha mostrato una condizione simile a quella sfoggiata a Wimbledon e, dopo un primo set lottato, ha preso in mano le redini del gioco non lasciando scampo alla Tyson in gonnella, che ha alzato rapidamente bandiera bianca. Per Venus un quarto di finale insidiosissimo contro il "carro armato" Kim Clijsters, che nonostante i propositi di ritiro entro due anni continua a macinare vittorie sul cemento.

Finisce negli ottavi di finale la marcia di Justine Henin: la campionessa del 2003 si è trovata di fronte Mary Pierce, esattamente come accadde nella finale del Roland Garros in primavera; ma un risentimento muscolare alla coscia da una parte e la gran vena della francese dall’altra hanno reso l’incontro della belga un incubo. La partita ha mostrato una Pierce mai vista così forte e fisicamente tirata, nemmeno ai tempi d’oro dei successi in Australia e a Parigi: a trent’anni Mariolona ha ritrovato le motivazioni e la voglia di vincere e, con il power-tennis che la contraddistingue, neppure le nuove leve del tennis possono fare granché su questa superficie, superstar comprese. L’ottava giornata del torneo femminile non ha, per il resto, riservato sorprese: vittorie convincenti di Lindsay Davenport sulla Dechy, di Elena Dementieva su Patty Schnyder e di Amelie Mauresmo su Elena Likhovtseva, successi giunti in due set.

Grande spettacolo nel torneo maschile: Andre Agassi si è complicato la vita dopo aver guadagnato un vantaggio di due set a zero su Xavier Malisse (nella foto), ma il belga ha avuto il merito di alzare il livello del suo tennis riuscendo ad agguantare il quinto set. Alla fine, però, il Kid l’ha spuntata. Lo attende, in una sfida tutta americana, James Blake, che nelle ultime settimane sta giocando con una… racchetta magica e che ha battuto con autorità un osso duro come Tommy Robredo. Applausi a non finire anche durante i cinque set tra Richard Gasquet e Robby Ginepri: l’americano ha tenuto botta recuperando da due set a uno sotto, al termine di un tie-break di diciotto punti, e dominando un esausto Riccardino nel quinto. Niente male anche la sfida (e la rissa sfiorata) tra Guillermo Coria e Nicolas Massu, terminata dopo cinque set di schiaffi alla palla e parolacce con il successo di El Mago.

Finisce negli ottavi il sogno di Davide Sanguinetti, ancora una volta bravissimo a tenere il ritmo di uno dei migliori giocatori del mondo ma, purtroppo, incapace di cogliere le poche chance concesse da David Nalbandian. L’argentino, testa di serie numero 11, ha ceduto la prima frazione a Dado e ha concesso una palla break nel secondo per mandare lo spezzino a servire per il set: da quel momento, però, l’ex finalista di Wimbledon ha giocato in maniera perfetta, aggiudicandosi il tie-break e cambiando marcia nel terzo e nel quarto set. Applausi a scena aperta, comunque, per Sanguinetti, che ha giocato il miglior tennis della sua vita a 33 anni suonati e che, su questa superficie, è nettamente il più forte azzurro in circolazione.
Nalbandian affronterà Roger Federer, ancora una volta messo in difficoltà da Nicolas Kiefer ma capace di levarsi d’impaccio nonostante un paio di avvi di set a rilento; vittoria schiacciante, invece, di Lleyton Hewitt su Hrbaty e di Jarkko Nieminen, prossimo avversario dell’australiano, su Fernando Verdasco.
Due grandi match hanno tenuto alto l’onore del main draw femminile: Maria Sharapova ha faticato sino al decimo gioco del terzo set per avere la meglio della connazionale Petrova, mentre Kim Clijsters, nel big match notturno, ha sconfitto tutto il pubblico e Venus Williams.

Una lotta epica. Cinque set di battaglia e un clamoroso recupero da uno svantaggio di due set, chiuso da un tie-break finale mozzafiato. Andre Agassi ha salvato un incontro praticamente perso da James Blake prima di concludere la sua cavalcata vincente. A 35 anni, al ventesimo US Open e dopo essere stato a lungo dominato dalla wild card Blake, il Kid ha ritrovato il bandolo della matassa e, sostenuto da una condizione fisica perfetta, ha rimesso in piedi un quarto di finale virtualmente compromesso. Il pubblico è uscito dal campo esausto tanto quanto i giocatori: da tempo non si assisteva a una sfida di tale intensità e pathos. Andreino vola così in semifinale, dove trova Robby Ginepri che sta vivendo il suo sogno sportivo grazie anche a Guillermo Coria, in condizioni precarie e svuotato di energie dal match vinto in precedenza contro Massu ma comunque capace di reggere sino al dodicesimo gioco del quinto set.
Tra le donne due quarti di finale diversissimi: disarmante la facilità con cui Mary Pierce ha dominato Amelie Mauresmo, ancora una volta perdente negli Slam, mentre tra Lindsay Davenport ed Elena Dementieva è stata vera lotta, con la russa capace di spuntarla 8-6 al tie-break conclusivo negando alla numero uno mondiale il sogno di riagguantare un torneo che le manca dal 1998.  

Roger Federer si conferma di un altro pianeta. Nemmeno la sua (ex) nemesi David Nalbandian ha potuto contrastare lo strapotere di Rogi, sceso in campo con la voglia di chiudere la pratica nel più breve tempo possibile. Nonostante due avvii di set titubanti lo svizzero ha sciorinato il suo repertorio, devastante sul cemento, di fronte a un avversario che è abituato a recitare la parte del cacciatore: qui, invece, David era la lepre. Un match senza storia e la possibilità, per il numero uno, di ripetere la finale del 2004 anticipata di un turno: infatti Lleyton Hewitt ha confermato il ruolo di favorito contro Jarkko Nieminen. Di tutt’altro spessore questo quarto di finale: Rusty ha sofferto a lungo, è stato dominato nel primo set e nel terzo, riuscendo – come ormai d’abitudine – a rimettersi in piedi al quinto. Il finlandese ha giocato alla grande e non avrebbe meritato la sconfitta: peccato però che, contro Hewitt, il punto vada finito tre volte in ogni occasione. Ma contro Federer sarà tutta un’altra musica: il più forte giocatore del mondo non ha quasi mai problemi, neppure a fare tre volte il punto in ogni scambio.



RISULTATI
QUALIFICAZIONI MASCHILI
Primo turno
(2)Daniele Bracciali (ITA) b. Teimuraz Gabashvili (RUS) 6-4 6-4
(21) Danai Udomchoke (THA) b. Tomas Tenconi (ITA) 6-4 6-4
Tobias Summerer (GER) b. Federico Luzzi (ITA) 4-6 6-1 6-1
Stefano Galvani (ITA) b. Filip Prpic (SVE) 7-5 6-3
Andrea Stoppini (ITA) b. Jeff Morrison (USA) 7-6(2) 6-2
Simone Bolelli (ITA) b. Franco Ferreiro (BRA) 7-6(6) 7-6(4)
Giorgio Galimberti (ITA) b. (29)Andre Sa (BRA) 5-7 7-5 6-2
Paolo Lorenzi (ITA) b. Jacob Adaktusson (SVE) 6-2 7-6(2)
Secondo turno
(2)Daniele Bracciali (ITA) b. Harel Levy (ISR) 5-7 6-4 7-6(3)
Stefano Galvani (ITA) b. (27)Olivier Patience (FRA) 6-3 6-3
(14)Antony Dupuis (FRA) b. Andrea Stoppini (ITA) 4-6 7-6 7-6
Giorgio Galimberti (ITA) b. Simone Bolelli (ITA) 6-4 6-4
(15)Andrew Murray (GBR) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-3 6-2
Turno di qualificazione
(2)Daniele Bracciali (ITA) b. Michael Berrer (GER) 7-6(3) 7-6(2)
(10)Jonas Bjorkman (SVE)  b. Stefano Galvani (ITA) 6-1 6-7 6-0
Giorgio Galimberti (ITA) b. (14)Antony Dupuis (FRA) 7-6 7-6

QUALIFICAZIONI FEMMINILI
Primo turno
Alice Canepa (ITA) b. Zsofia Gubacsi (HUN) 6-3 6-2
Libuse Prusova (CZE) b. Adriana Serra Zanetti (ITA) 6-4 6-2
Secondo turno
(17)Emma Laine (FIN) b. Alice Canepa (ITA) 7-6(6) 6-0

ARCHIVIO QUALIFICAZIONI
Buon esordio di Daniele Bracciali nella giornata inaugurale dello Us Open, già a regime con il prologo delle qualificazioni. L’aretino, che sta vivendo una seconda giovinezza tennistica, è accreditato della seconda testa di serie del tabellone e ha sconfitto in due set il russo Teimuraz Gabashvili. Semaforo verde anche per Stefano Galvani che si è aggiudicato il match inaugurale del suo cammino di qualificazione contro lo svedese Prpic. Sono otto, in totale, gli italiani in cerca di un posto nel main draw nel torneo maschile e due sole le azzurre, presenti già in gran numero nel tabellone principale. E’ in gara per entrare dalla porta secondaria, peraltro, la sola Alice Canepa, giacché la meno giovane delle sorelle Serra Zanetti, Adriana, si è subito arresa alla ceca Libuse Prusova.  

Giornata di successi per gli azzurri impegnati nelle qualificazioni dell’ultimo Slam dell’anno, gli US Open di New York. Dopo i successi di Bracciali e Galvani sono arrivate le vittorie di Andrea Stoppini, Simone Bolelli, Giorgio Galimberti e Paolo Lorenzi. Nel secondo turno derby italiano tra il giovane Bolelli e l’esperto Galimberti, mentre Stoppini trova l’ostico campione di Milano 2004 Dupuis e Lorenzi affronta l’emergente scozzese Andrew Murray. In campo femminile resta in piedi Alice Canepa, che dopo aver passato il prino round trova la testa di serie numero 17 Emma Laine, un’avversaria comunque abbordabile.
Per quanto riguarda i sorteggi l’urna non è stata generosa con l’Italia, anzi: Sanguinetti affronta subito il bomber Arthurs, mentre a Seppi tocca Dominik Hrbaty. Turno difficilissimo anche per Volandri, impegnato contro Feliciano Lopez, e per Starace, che dovrà vedersela con Schuettler.
Non è andata meglio con le donne: la Camerin trova Dinara Safina, la Schiavone dovrà impegnarsi a fondo da subito per battere la Kostanic mentre Mara Santangelo (contro la Pierce) e soprattutto Roberta Vinci (contro la Mauresmo) non hanno praticamente alcuna chance. Lo stesso dicasi per Tathiana Garbin, sorteggiata contro la Likhovtseva. C’è da sperare in qualche miracolo…

Daniele Bracciali conquista il terzo e decisivo turno di qualificazione agli US Open con una sudata vittoria sull’ex top 50 Harel Levy. Lo accompagna Stefano Galvani, che si è sbarazzato della testa di serie numero 27 Olivier Patience e dovrà però battere Jonas Bjorkman per assicurarsi il main draw. Peccato per Andrea Stoppini, ancora una volta battuto sul fil di lana: questa volta è stato Antony Dupuis a negargli il successo. Niente da fare per Paolo Lorenzi, dominato dal giovane talento Andrew Murray. Nel derby italiano ha avuto la meglio l’esperto Giorgio Galimberti sull’emergente Simone Bolelli ma per il milanese un ultimo impegno difficile: gli tocca infatti il ‘giustiziere’ di Stoppini, Dupuis.
Semaforo rosso per Alice Canepa, che dopo un primo set lottato sino al tie-break ha poi ceduto di schianto alla finlandese Laine.

Daniele Bracciali ha conquistato il main draw battendo il tedesco Michael Berrer in due set: per l’aretino un successo importante, che gli permette di giocare il secondo Slam consecutivo dopo gli splendidi Championships disputati a fine giugno. Peccato per il sorteggio: Daniele troverà subito la diciannovesima testa di serie Tommy Robredo. Ce la fa anche Giorgio Galimberti, che supera contro pronostico Antony Dupuis e si prepara a incontrare la wild card Donald Young, il fenomeno made in USA cui abbiamo dedicato la copertina di settembre.
Niente da fare invece per Stefano Galvani, che ha strappato il secondo set e un solo game nelle altre due frazioni al semifinalista degli US Open del ’97 Jonas Bjorkman.