Il tennista monegasco comunque vada ha vissuto la settimana perfetta, la migliore della sua carriera. E anche il ranking sorride.

Valentin Vacherot non dimenticherà mai il Masters 1000 di Shanghai, torneo che rischia di cambiare letteralmente la sua carriera professionistica. Il tennista monegasco tra pochi minuti scenderà in campo contro il francese Arthur Rinderknech, suo cugino di primo grado. Un torneo letteralmente incredibile e con grandi sorprese e sicuramente il quasi 27enne atleta del Principato è la più grande e clamorosa. Tra poco proverà a chiudere questa favola, ma comunque vada possiamo dire che è stata una settimana perfetta per entrambi.

Vacherot non doveva neanche partecipare a questo 1000 in quanto ha ottenuto il pass per le qualificazioni solo grazie al ritiro del nostro Luca Nardi. Una situazione davvero atipica e inaspettata, ma un torneo dove Valentin ha sfruttato tutte le opportunità a disposizione, alcuni big hanno avuto problemi fisici ed altri hanno sofferto il clima ma lui non ha mai mollato ed ha ottenuto vittorie di assoluto prestigio. L’ultima la più importante, contro una leggenda del tennis del calibro di Novak Djokovic che anche in conferenza ha sottolineato più volte: “E’ tutto merito suo, ha vissuto una settimana davvero incredibile”.

Ma questa settimana cambia anche il ranking di Vacherot che migliora in maniera incredibile. Il tennista monegasco ha iniziato il torneo da numero 204 al mondo e ha effettuato cosi un salto davvero clamoroso. Ben 146 posizioni guadagnate grazie a questa finale ed ora il tennista è il nuovo numero 58 della classifica mondiale: un’eventuale clamorosa vittoria del 1000 di Shanghai gli consentirebbe di guadagnare altre 18 posizioni e diventare numero 40 al mondo. Gran bel salto anche per Rinderknech che invece ha guadagnato 26 posizioni in classifica ed è ora numero 28 al mondo. Un’eventuale vittoria del torneo consentirebbe al francese di scalzare anche Cobolli e finire il torneo come numero 22 al mondo. Insomma una settimana da capogiro per entrambi e comunque vada sia Rinderknech che Vacherot possono sorridere.