Dopo la maratona giocata e persa lo scorso anno contro Djokovic fino a notte fonda, questa volta è Lorenzo a trionfare al termine di un match combattuto dove ha mostrato tutto il suo valore

Lorenzo Musetti gioca una partita di grande autorevolezza e conquista i quarti di finale del Roland Garros! Il tennista di Carrara risolve un match complicato contro Holger Rune con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-3, 6-2 in tre ore e quindici di partita, andrà ad affrontare Frances Tiafoe per provare a regalarsi la seconda Semifinale Slam della carriera. Com’era facile aspettarsi la partita è stata totalmente in equilibrio per oltre un set e mezzo, con Musetti che è riuscito ad uscire alla distanza approfittando anche di un inevitabile calo fisico del danese che prima di oggi aveva passato più ore in campo del suo avversario.
Un inizio di partita decisamente confuso, con i due giocatori che pur conoscendosi bene non si sono mai affrontati su terra. Nelle primissime fasi di gioco Rune sembra soffrire le velocità dei colpi di Musetti, capace di variare spesso i colpi e offrendo al suo avversario palle sempre diverse che sono difficili da leggere. Il tennista di Carrara si porta così sul 2-0 e avrebbe la possibilità del doppio break, se non fosse che il rovescio dell’azzurro si stampa sul paletto esterno che fa rimanere la palla nel proprio lato di campo. Il danese trova con il passare dei minuti le dimensioni del campo – accettando anche lo scambio in più di un’occasione – e dopo aver recuperato il break di svantaggio nel terzo gioco tiene il proprio turno di battuta e sale 3-2. Se l’inizio del parziale è stato confuso, il finale diventa incandescente. Musetti prima realizza il break nel nono gioco e va servire per il set, manca un set point con Rune che chiude uno smash non semplice che sfiora il nastro e va poi a realizzare il contro break che vale il 5-5. Il danese però viene meno proprio nel momento più importante del set e nel game successivo commette un doppio fallo sulla palla break e manca ancora a servire per il primo parziale, stavolta non manca l’occasione e sull’errore di dritto dell’avversario si impone 7-5 dopo oltre un’ora di gioco.
Nel secondo set il livello di gioco si alza sensibilmente rispetto al primo, con meno errori da una parte e dall’altra e una qualità maggiore negli scambi. A uscire per primo allo scoperto questa volta è Rune, che nel sesto gioco alla seconda palla break costringe Musetti a uscire precocemente dallo scambio con il back di rovescio che però finisce in corridoio e vale così il 4-2 per il danese. L’episodio è quanto serve a Rune per tornare pienamente in partita, cercando anche l’appoggio del pubblico per provare a creare quelle condizioni nelle quali rende al meglio. Con l’inerzia dalla sua parte Rune riesce a giocare con più disinvoltura e il set termina rapidamente in suo favore per 6-3 in appena quaranta minuti di gioco. Guardando ai numeri non è tanto Musetti ad aver abbassato il livello ma è l’avversario ad aver fatto qualcosa di più, soprattutto al servizio: se il carrarino è rimasto tra il 50 e il 60% di punti vinti con la prima e con la seconda, il danese ha fatto 6 su 7 con la seconda e ha messo in campo il 72% di prime palle.
Dopo due set piuttosto altalenanti, nel terzo il livello è andato a stabilizzarsi e i due giocatori propongono entrambi il loro gioco. Nel secondo gioco arriva subito il break in favore di Musetti, con il dritto di Rune che ancora una volta lo tradisce – questa volta giocato dal lato del rovescio – e il punteggio si fissa così sul 2-0. Il parziale non regala altri momenti d’interesse se non il nono gioco, dove Lorenzo è andato a servire per il set: sul 40-30 inizia uno scambio complesso con Rune che va a recuperare due palle quasi impossibili, prima di venire infilato dal rovescio in contropiede dell’azzurro che vale il 6-3 finale e il vantaggio di due set a uno.
Il match poteva a questo punto prendere due strade: o finire in lotta punto a punto, oppure Musetti salire in cattedra e comandare. Anche in virtù dei progressi dal punto di vista della gestione del match e sul piano nervoso, l’opzione che si verifica è la seconda e dopo tre set piuttosto serrati riesce a esprimere il suo tennis più vario. Rune non riesce a stare dietro a questo nuovo canovaccio tecnico – anche forse in virtù di un po’ di stanchezza accumulata dalla maratona al quinto con Halys – e cede per due volte il servizio nel primo e nel quinto gioco. Senza ulteriori indugi e senza altre palle break, Musetti conserva il vantaggio acquisito e andato a servire sul 5-2 chiude al secondo match point utile.