Il giocatore americano è convinto che la leggenda serba non abbia più chance di vincere un titolo del Grande Slam a questo punto della sua carriera

La stagione di Novak Djokovic non può certo essere etichettata come ‘deludente’, se si considera che la leggenda serba ha raggiunto le semifinali nei quattro tornei del Grande Slam disputati nel 2025 (il più anziano di sempre a riuscire in questa impresa) e ha sollevato il suo 100° trofeo in carriera sulla terra rossa di Ginevra. Tuttavia, non è un segreto che l’unico obiettivo di Nole sia conquistare il suo 25° Major e scrivere l’ennesima pagina di storia del tennis. Questo obiettivo rischia di essere ormai fuori portata, visto che il circuito maschile è attualmente dominato da Carlos Alcaraz e Jannik Sinner entrambi nel loro ‘prime’. Il veterano di Belgrado ha invece 38 anni, il suo fisico non è più quello di una volta e la sua schedule deve essere necessariamente molto ridotta, sebbene occupi la terza posizione nella ATP Race e potrebbe giocare le Nitto ATP Finals a novembre.
Per rivedere Novak in azione bisognerà aspettare il Masters 1000 di Shanghai, un torneo che il serbo ha vinto in quattro occasioni e dove ha raggiunto la finale l’anno scorso. Durante la sua ultima conferenza stampa agli US Open, il 24 volte campione Slam aveva ragionato sul fatto di avere più chance contro Sinner e Alcaraz nelle partite al meglio dei tre set in questa fase della sua carriera. In un’intervista concessa al sito web delle Olimpiadi, Frances Tiafoe è stato molto categorico quando gli è stato chiesto se Nole abbia ancora chance di imporsi in un Major: “Dal mio punto di vista, Djokovic non può più essere considerato. Ha troppi anni e i segnali della vecchiaia cominciano a vedersi, specialmente nelle fasi finali degli Slam. Stiamo parlando del GOAT, non fraintendetemi, ma non può reggere il livello attuale di Alcaraz e Sinner.”
La cruda analisi del giocatore americano è proseguita: “Tutti si domandano giustamente chi riuscirà ad inserirsi nella loro rivalità e a spezzare il loro dominio, assumendo il ruolo che era stato di Novak e Murray in passato. Ci sono diversi ragazzi che hanno il potenziale per fare ciò, incluso io stesso, ecco perché mi sento particolarmente motivato. Sappiamo quanto sia difficile battere i primi due giocatori al mondo. Quando affronti Jannik, sai perfettamente cosa ti arriverà dall’altra parte della rete, mentre Carlos ha un talento più appariscente ed è più imprevedibile. L’intensità è l’aspetto più importante quando giochi contro di loro.”