Torna il nostro appuntamento audio con Jacopo Lo Monaco. Torniamo sulla vittoria dell'Argentina in Coppa Davis, riflettiamo sull'IPTL e analizziamo l'attuale momento di Novak Djokovic, tra l'addio a Boris Becker e la curiosa collaborazione con Pepe Imaz. Nella girandola di coach, si rivede Gabriel Urpi.

TUTTE LE PUNTATE DEL PODCASTFinalmente la Davis è Argentina. Quale futuro per l'IPTL?


Djokovic tra Becker e Pepe Imaz; la girandola di coach


PRIMO BLOCCO – Riecco il nostro Podcast insieme al super-esperto Jacopo Lo Monaco, prima voce tennistica di Eurosport. Torniamo sul successo dell'Argentina in Coppa Davis. "Se dai tutto al tennis, prima o poi lui ti ripagherà" hanno scritto su Twitter, alludendo al grande ritorno di Juan Martin Del Potro. "Purtroppo questo non succede in ogni ambito della vita, anche se è molto triste". Secondo Jacopo, il successo argentino è merito suo per un buon 50-60%. "Sarebbe stato troppo se Karlovic avesse consegnato la Davis al suo paese. Gli dei del tennis si sono ribellati. Per certi versi, lui 'non' gioca a tennis. Non mi è piaciuto il fatto che sia stato escluso Borna Coric". Sempre in merito alla Davis, cadiamo nel dibattito sull'opportunità di giocarla ogni due anni. Jacopo spinge per questa soluzione, ma la Davis resta l'unico evento ad essere davvero incerto e a offrire grandi emozioni, a ogni tornata. A proposito di gare a squadre, l'International Premier Tennis League è andata ai Singapore Slammers. "Chi c'era in squadra? – sorride Jacopo – il presente di questo torneo non mi interessa e credo che il futuro sia già scritto: è un malato terminale".

SECONDO BLOCCO – Grandi novità nel team di Novak Djokovic: dopo tre anni ha chiuso la collaborazione con Boris Becker. "Ma credo che sia stata soprattutto un'operazione di marketing che un reale aiuto tecnico – dice Jacopo – la separazione non mi sorprende, anzi sono stupito che sia durata tre anni. Non ho notato grandi differenze tra il Djokovic precedente e quello del periodo Becker". Chi sarà il nuovo coach? Secondo Jacopo, Vajda sarebbe più che sufficiente se avesse voglia di seguirlo in ogni torneo. "Altrimenti può arrivare chiunque, l'importante è che non faccia danni". Si parla di Pepe Imaz, figura sempre più importante nel clan del serbo. "Sono un po' scettico sulla figura del preparatore mentale, però l'utilità di questa figura è molto personale. Magari a qualcuno può servire. Non sottoscriverei la petizione per allontanarlo". Più in generale, sembra che Djokovic abbia "sgarrato" dalla sua routine e questo lo abbia messo in difficoltà. Sono state presentate le Next Gen ATP Finals. Affinché funzionino, c'è bisogno di due cose: ci vogliono almeno tre top-30 e grande agonismo. "Non deve essere un'esibizione". Riflessioni finali sui tanti cambi di coach che si sono susseguiti negli ultimi giorni: dopo quattro anni, tornerà nel tour Gabriel Urpi (storico allenatore della Pennetta), al fianco di Elina Svitolina.