"Non si tratta di giocare contro un mancino o un destrorso, piuttosto di affrontare un giocatore ostico in condizioni complicate". La forza di Rafael Nadal nasce proprio da qui, dal fatto di non focalizzarsi sul tipo di mano del proprio avversario. Il maiorchino guida la speciale classifica della percentuale di vittorie nell'Era Open con l'83.2% davanti a Novak Djokovic (83%), Bjorn Borg (82.7%) e Roger Federer (82.1%). Non è questa però la statistica che balza all'occhio, bensì quella della percentuale di successi del numero due al mondo contro i giocatori 'dalla stessa mano'. Secondo quanto riportato dall'Atp, Nadal domina la graduatoria con l'87.4%: ben 104 vittorie a fronte di sole 14 sconfitte con tennisti mancini. Numeri da capogiro per lo spagnolo che nel 2017 era arrivato ad accumularne ben 14 affermazioni di fila, fermato solamente da un Denis Shapovalov in stato di grazia a Montreal.
La classifica delle percentuali più alte di vittorie sui mancini (giocatori attivi):
- Rafael Nadal 87.4% (104-15)
- Roger Federer 77.7% (129-37)
- Andy Murray 77.3% (85-25)
- Novak Djokovic 76.6% (118-36)
- Jo-Wilfried Tsonga 74.7% (65-22)
Ben lontani dunque gli altri veterani presenti in classifica. Il più vicino è Roger Federer, seppur con una percentuale nettamente inferiore: "Ho sempre pensato che giocare contro i mancini fosse complicato. La loro forza va contro le tue debolezze - disse lo svizzero a Dubai lo scorso anno -. Per uno come me che gioca il rovescio ad una mano è già una buona percentuale (il 77.7%, ndr). Ovviamente Nadal è quello che mi ha creato più grattacapi, ma il motivo riguarda il livello di gioco che riesce ad esprimere".
A proposito di dichiarazioni, quelle di Nadal in una recente diretta su Instagram proprio con Federer hanno risolto un paio di punti interrogativi sulle origini dell'iberico: "Ho iniziato a giocare a tennis con il dritto a due mani e con il rovescio a due mani. Probabilmente la persona che mi allenava non sapeva se io fossi mancino o destrorso. Che io non riesca a usare la destra è solo una leggenda, faccio tutto con questa mano, compreso giocare a pallacanestro".