I cugini Arnaboldi si sono messi indubbiamente in mostra ai Campionati Italiani Assoluti in corso di svolgimento a Todi, alimentando così anche le speranze del TC Genova 1983 con il quale, tra poco più di una settimana, disputeranno il campionato di Serie A1. Non ha bisogno di presentazioni Andrea, partito in Umbria come settima testa di serie è riuscito subito a mettersi alle spalle Capecchi e Jacopo Berrettini nei primi due round. È seguito un quarto di finale thriller contro Federico Gaio, vittoria con il parziale 7-6(7) 1-6 11-9 dopo aver annullato tre match point e accesso alla semifinale dove è atteso da Andrea Vavassori. Uscito di scena al secondo turno, può sorridere anche Federico, 20enne canturino, attualmente alla posizione numero 897 del ranking ATP. Il vincitore dell'Avvenire 2016 è partito dalle qualificazioni, dopo un bye nel primo turno ha regolato Procopio e Crepaldi lasciando per strada sei game complessivi. Il lariano, seguito da Diego Nargiso, ha fatto la sua comparsa in main draw affrontando Luca Nardi in un match vinto con lo score di 7-6(3) 6-4. Nel secondo round la sfida di prestigio contro Lorenzo Sonego, al quale ha ceduto con il punteggio di 6-3 6-2. Alla vigilia della semifinale di Andrea, li abbiamo incontrati per sapere qualcosa di più sul loro rapporto.
Quali sono le vostre impressioni su questi Campionati Assoluti? Come state giocando alla ripresa e come avete trovato l’organizzazione?
Andrea: “Il torneo sta andando bene, dopo la vittoria contro Gaio non potrei dire diversamente. L’iniziativa degli Assoluti è lodevole, ci ha permesso di tornare a competere ed era ciò di cui avevamo bisogno, perché allenarsi non sarà mai come giocare partite di torneo, inoltre la posta in palio è importante. L’organizzazione è ottima, si rispettano le distanze e tutte le norme di sicurezza. Organizzatori, addetti ai lavori e giocatori sono molto attenti alle regole”.
Federico: “Mi sono trovato molto bene a Todi, il circolo è molto bello e anche l’hotel che ci ha ospitato mi è piaciuto. Per quanto concerne il tennis sono soddisfatto, ho passato i due turni di qualificazione con buone prestazioni e senza enormi difficoltà. In main draw ho battuto Luca Nardi, giocatore molto promettente; prima di perdere contro Sonego. Avrei potuto fare qualcosa in più, ma lui è oggettivamente più avanti di me. Comunque ho vissuto questi campionati come un torneo normale, ho sempre sentito la partita e molti dei presenti hanno fatto lo stesso, compreso mio cugino”.
Tornando al periodo di quarantena, come l’avete vissuta e chi dei due l’ha sofferta di più?
Andrea: “Io e Federico fortunatamente condividiamo il giardino, quindi siamo sempre stati in compagnia. Ci siamo dedicati molto al giardinaggio e alla manutenzione della casa, poi abbiamo anche lavorato insieme. Alla fine ci siamo divertiti, anche se io penso di aver sofferto di più il periodo. Essendo più grande sono più indipendente e ho esigenze differenti, lui naturalmente ha le sue; ma essendo giovane magari è stato più volentieri a casa”.
Federico: “Abitando vicini siamo ci siamo fatti molto compagnia ed è stato quasi semplice dato che abbiamo un bellissimo rapporto. Abbiamo fatto atletica e lavorato in giardino. Tra i due penso lui l’abbia sofferta di più”.
Ditemi un pregio e un difetto dell’altro
Andrea: “Federico è semplicemente un ragazzo eccezionale, è buono e molto affidabile. Gli voglio tanto bene, però a volte è troppo precisino, in alcune occasioni dovrebbe stare più tranquillo e concedersi qualche errore”.
Federico: “Elencare un solo pregio è difficile, perché ne ha tanti secondo me. Il primo difetto è che mi critica un po’ troppo”.