Wimbledon 2022 è stato un torneo dello Slam che difficilmente verrà dimenticato. Le motivazioni sono molteplici: l’esclusione dei russi e dei bielorussi per motivi extra sportivi, il forfait dell’ex finalista Berrettini, i tanti risultati inattesi, la finale di Kyrgios…Ufficialmente, però, non si è trattato di un torneo utile alla classifica ATP, com’è noto. Il circuito maggiore, infatti, ha deciso di privare il torneo dell’All England Club della possibilità di assegnare punti ai tennisti in gara. Cosa sarebbe successo se, invece, i punti fossero stati regolarmente assegnati e la stagione si fosse conclusa regolarmente?
Ovviamente stiamo parlando in termini relativi, sul piano della possibilità. Un gioco, niente di più, ma che potrebbe dire qualcosa in termini di continuità. Il primo a beneficiare della cosa sarebbe stato, ovviamente, Novak Djokovic. Il vincitore del torneo avrebbe conquistato ben 2000 punti, e oggi sarebbe alla seconda posizione del ranking con 6820 punti. Seconda, sì, perché il gradino più alto sarebbe comunque appannaggio di un Carlos Alcaraz distante solo 180 punti, a quota 7000. Terzo gradino del podio per Rafa Nadal, che comunque porterebbe in dote i punti di una semifinale non disputata ma conquistata con merito. Medvedev e Rublev resterebbero comunque in top 10, pur non avendo disputato il torneo, rispettivamente in settima e ottava posizione. Al decimo posto, invece, troveremmo il semifinalista Cameron Norrie. Da notare che, forse, la posizione più interessante sarebbe l’undicesima: sarebbe occupata da Nick Kyrgios, ad un’altezza ben diversa rispetto all’attuale numero 22.