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ATP Anversa, Jannik Sinner: "Non sono mai soddisfatto: voglio continuare a migliorare"

Jannik Sinner, dopo aver battuto Lloyd Harris nella semifinale dell'ATP 250 di Anversa, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni in conferenza stampa

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner, impegnato nell'ATP 250 di Anversa, ha raggiunto la quinta finale della sua straordinaria stagione, ottenuta grazie al successo per 6-2 6-2 ai danni di Lloyd Harris. Il giovane azzurro, in piena corsa per le Nitto ATP Finals di Torino, si dichiara subito molto contento dell'ennesimo prestigioso traguardo stagionale: "Essere di nuovo in una finale - spiega Jannik in conferenza stampa - significa molto per me. Oggi è stato un match molto difficile e complesso, al contrario di quanto si possa desumere dal punteggio: la differenza è stata fatta dal mio maggiore cinismo nei momenti cruciali, poiché sono riuscito a portare a casa alcuni game complicatissimi che, fossero finiti diversamente, sicuramente avrebbero cambiato l'intera storia di questa sfida. Ora devo concentrarmi sull'ultimo ostacolo verso il titolo: non mi interessa l'esito dell'altra semifinale, sono concentrato su me stesso".

L'altoatesino, inoltre, spiega che questi campi sono quelli su cui interpreta meglio il gioco, preferendo le condizioni indoor a quelle outdoor: "Tornei come questo o quello di Sofia sono i miei preferiti, poiché amo giocare al chiuso: non c'è sole, non c'è vento, la palla rimbalza meno, è tutto molto più stabile. Vista la mia provenienza, sono anche più abituato a giocare in queste condizioni: in Alto Adige, sono veramente pochi i mesi dell'anno in cui si può giocare all'aria aperta, dunque gioco indoor sin da quando sono piccolo".

Sinner, per concludere, ci fa capire quale sia il segreto che lo spinge ad alzare sempre più il livello del suo tennis: "Come tutti avete potuto constatare - spiega il numero 13 del mondo - ho cambiato alcune cose nel movimento del servizio e questi accorgimenti stanno iniziando a dare i loro frutti. Io e il mio team non vogliamo aspettare il finale della stagione per migliorare la tecnica e i movimenti, perché non bisogna sprecare tempo ed è giusto accorgersi subito di ciò che non va bene. Noi non siamo mai soddisfatti, si può sempre migliorare e non solo in giovane età, direi in tutto il corso della propria vita".

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