Con l'inaugurazione della fase 2, riparte anche l’Italia del tennis. I prima e seconda categoria, da oggi 4 maggio, potranno tornare in campo in tutta la penisola; in Sicilia, Sardegna, Veneto e Abruzzo l’apertura è ancora più ampia grazie alle recenti ordinanze regionali. In quest’ultima regione, l’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 52 del 30 aprile 2020, ha incluso il tennis nella lista delle attività sportive consentite; ma ha lasciato un buco normativo non indicando i luoghi dove si potrà giocare, di conseguenza manca un cenno esplicito alla riapertura dei centri sportivi (pur accennando all'obbligo di chiusura degli spogliatoi). La patata bollente di fatto passa in mano ai circoli e contattando diverse realtà sportive abruzzesi, sono subito emersi approcci ed interpretazioni differenti; li raccontiamo con gli interventi che seguono. Partiamo dalla Castel di Sangro Sport Academy, il club ha riaperto e abbiamo parlato di questo “Day 1” con il presidente, l’avvocato Aldo Di Ianni: “Alle 9.00 di questa mattina abbiamo ripreso l’attività, c’è stata subito un’ottima affluenza; tant'è che il collaboratore che riceve le prenotazioni è stato tutta la domenica impegnato al telefono. La scuola tennis naturalmente resta ferma, si svolgono le lezioni private e prenotiamo le ore di tennis - introduce il discorso Di Ianni, soddisfatto di come sia ripartita l’attività a Castel di Sangro - Lavoriamo tutto il giorno con la massima attenzione, abbiamo la fortuna di avere ampi spazi quindi abbiamo diverse entrate e uscite per chi gioca. Abbiamo sfalsato l'ingresso in campo di dieci minuti in campo, per poter sanificare le panchine e le palline del circolo. In generale siamo attenti a far seguire le regole, anche se noto con piacere molta disciplina da parte di chi gioca”.
L’avvocato prosegue poi il discorso: “L’ordinanza non si estende invece al Padel quindi abbiamo tenuto chiusi i campi. Poi noi essendo al confine con il Molise abbiamo più di qualche amico molisano che viene a giocare abitualmente. Io ho ritenuto di poter far applicazione del concetto di domicilio dell’ordinanza, aprendo anche ai molisani che hanno qui a Castel di Sangro il centro dei loro affari - afferma il presidente della Castel di Sangro Sport Academy che approfondisce il concetto - Faccio l’esempio di due ragazzi che guidano autobus proprio qui a Castel di Sangro e hanno continuato a lavorare anche in questi due mesi. Nel loro caso ritengo lecito permettere l’accesso ai campi”. Tornando sull'ordinanza abbiamo chiesto a Di Ianni qual è stata la sua interpretazione, alla luce delle diverse reazioni dei circoli regionali. “Ho esaminato l’ordinanza e mi pare non ci siano problemi da porsi. Le prescrizioni aprono al tennis e non c’è nessuna norma che vieta di giocare nei centri sportivi, mancando quest’ultima è da intendere che riaprono anche i circoli perché il tennis non si può giocare per strada o in un parco pubblico - analizza l’avvocato - Il sindaco ha condiviso la mia visione e non ha avvertito la necessità di fare ordinanze specifiche. Al massimo ci possono essere strutture più piccole che faranno più fatica a sopperire ai protocolli di sicurezza avendo spazi ristretti”.