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La Francia resta viva, ma arriveranno altri guai

Herbert e Mahut si complicano la vita contro Dodig/Pavic, ma la spuntano in quattro set e consegnano alla Francia il punto dell'1-2. La finale, però, è ancora in salita. Tsonga non sembra in grado di giocare, e Noah apre a possibili cambiamenti. Visto che l'alternativa pare un 3-1 già scritto, forse vale la pena rischiare Pouille contro Cilic, anche a costo di dover poi schierare Mahut o Herbert sull'eventuale 2-2.

M.Bryan-Sock fanno (anche) i maestri

Dopo aver trionfato sia a Wimbledon sia allo Us Open, Mike Bryan e Jack Sock conquistano anche le ATP Finals, cancellando un match-point in finale a Herbert/Mahut. Un bel modo per salutarsi, visto che Bob Bryan è pronto a tornare in pista. Ora che il gemello si è riscoperto numero uno possono tornare la miglior coppia al mondo. Anche a 40 anni.

Gasquet KO: quante tegole per la Francia!

Nonostante nove top-100 ATP, la Francia potrebbe avere qualche difficoltà a mettere insieme il team per la finale di Lille. Il forfait di Richard Gasquet (pubalgia?) rischia di rendere obbligate le scelte di Yannick Noah, con tanto di reinserimento di Tsonga. A meno che non decida di ripescare qualche escluso dalle pre-convocazioni. Intanto, a Londra, Mahut…

Una (brutta) modifica che non serve a nulla

Negli ultimi vent'anni, soltanto 14 partite di Wimbledon avrebbero richiesto il tie-break sul 12-12. Una percentuale irrisoria, sia sul totale dei match che su quelli giunti al quinto set (meno del 3%). La pressione dei giocatori ha portato a una decisione nonsense. Se proprio si volevano accorciare gli incontri, sarebbe stato più corretto il tie-break sul 6-6.

La Francia gioisce, ma a Lille è guerra fredda

Julien Benneteau e Nicolas Mahut danno alla Francia il punto del 3-0. Per i galletti, sarà la 19esima finale. Ma oltre alla gioia, c'è la polemica tra i giocatori e il presidente FFT Bernard Giudicelli. Lo hanno ignorato per tutto il weekend e gli hanno interdetto l'ingresso negli spogliatoi. Durante i festeggiamenti, si sono comportati come se non ci fosse. E il pubblico…

Del Potro, a Parigi un’altra mini resurrezione

Juan Martin Del Potro sa sempre sorprendere: la sua presenza al Roland Garros era in dubbio, invece scende in campo. Gioca un primo set da incubo, poi ritrova il meglio di sé e affossa Nicolas Mahut, all'ultima partecipazione (in singolo) a Parigi. La terra rossa è sempre più ostica per lui, ma lungo le due ore del match si sono visti segnali incoraggianti. Nell'immediato, ma anche per i prossimi tornei.

P2H non vuole fare solo il doppista

Migliore in campo nel doppio, Pierre Hugues Herbert è un personaggio interessante. Dotato di grande personalità, se l'era presa pubblicamente con Noah ed è convinto di poter fare grandi cose anche in singolare. Intanto a Genova ha fatto il suo dovere. “Il pubblico? Così abbiamo goduto ancora di più”.

L’Italia smette di provarci: 2-1 Francia

Dura meno di due ore l'atteso doppio di Italia-Francia, e per Fognini e Bolelli non è una buona notizia. Gli azzurri giocano fino al 4-4 del primo set, poi Herbert e Mahut scappano via senza incontrare ostacoli. Non ci crede neanche il pubblico italiano, che preferisce battibeccare coi francesi. La Francia si prende un punto importantissimo.

Il trionfo di un sistema che funziona

Non era mai capitato nella storia della Coppa Davis che una nazione conquistasse l’Insalatiera schierando otto giocatori diversi. È la vittoria di un movimento che al momento non ha top player, ma sforna grandi giocatori a ripetizione. Per il secondo anno di fila la Davis si vince senza top-10: prima che ci riuscisse l’Argentina, non succedeva dal 1996!

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