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Djokovic il testardo: le Olimpiadi l’hanno fregato

Dai Giochi di Tokyo in avanti Novak Djokovic non è stato più l’ «imbattibile» che conoscevamo. Col senno di poi, la decisione di partecipare alle Olimpiadi è stata sbagliata: ha voluto troppo, e ne sta ancora pagando le conseguenze. In mezzo anche la separazione con lo storico coach Marian Vajda, che gli aveva sconsigliato di andare in Giappone per concentrarsi sullo Us Open

Djokovic non si nasconde: rivuole il n.1

Di solito ai big non piace parlare di classifica, mentre Novak Djokovic lo fa senza problemi: "mentirei – racconta – se dicessi di non puntare al numero uno ATP entro la fine dell'anno". Senza punti da difendere e con gli avversari in difficoltà, ha grandi chance di riuscirci. Il segreto della sua rinascita? Qualche giorno in mezzo alle montagne, isolato dal mondo.

Lazzaro Djokovic si è rialzato: New York è sua

Una prestazione formidabile consegna il 14esimo Slam a Novak Djokovic. In versione “muro di gomma”, ha depotenziato le armi di Juan Martin Del Potro e si è imposto in tre set. Grandi emozioni in uno splendido secondo set, ma non c'è mai stata incertezza sul risultato finale. È ufficialmente iniziata la caccia a Federer e Nadal?

Djokovic e una risalita sempre più furibonda

Uno splendido Novak Djokovic banalizza la semifinale contro Kei Nishikori, confermando la netta superiorità sul giapponese. È stato migliore in ogni zona del campo: il punteggio avrebbe potuto essere ancora più severo. Si è messo nella posizione di lottare per il numero 1 ATP: fino a qualche settimana fa, sembrava una follia. Contro del Potro ha vinto 14 volte su 18 scontri diretti.

A Cincinnati è Golden Djokovic

Archiviate cinque finali perse, Novak Djokovic si aggiudica per la prima volta il torneo di Cincinnati, unico mancante alla sua collezione di Masters 1000. Primo tennista nella storia a vincerli tutti almeno una volta, il serbo ha mostrato una grande preparazione atletica e ha sfruttato le incertezze di Roger Federer.

Djokovic, si torna sempre dove si è stati bene

Due mesi fa, Novak Djokovic riprendeva a lavorare con Marian Vajda. Un rapido sondaggio in famiglia ha convinto il coach slovacco ad accogliere il figliol prodigo: i risultati sono subito arrivati, e oggi Nole si giocherà l'accesso in semifinale contro Cecchinato. Quel 5 aprile, fissarono l'obiettivo Roland Garros. “Gli dissi subito che non sarebbe stato al 100%”. Ma anche all'80%…

Nole guarda al passato: riecco Phil-Gritsch

A Belgrado per ricaricarsi, Novak Djokovic ha reintegrato nel suo team il preparatore atletico Gebhard Phil-Gritsch, già al suo angolo dal 2009 al 2017. Austriaco, 61 anni, è considerato un guru del settore. Nole, nel frattempo, ammette di avere qualche problema di autostima. “La devo riconquistare”.

Djokovic torna alle origini? Si allena con Vajda

Nole è stato visto allenarsi a Marbella con Marian Vajda, storico coach abbandonato lo scorso maggio, dopo 11 anni di collaborazione. Non c'è l'ufficialità di un ritorno di fiamma, ma l'indizio è chiarissimo. Nel frattempo emergono i dettagli dell'addio alla coppia Stepanek-Agassi: la pensavano allo stesso modo, mentre "Nole" non era d'accordo.

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