Alcune delle giocatrici al vertice del circuito WTA si sono espresse pubblicamente in merito alla situazione che si è venuta a creare con i tornei dello Slam, che sembrano non voler ascoltare le istanze di giocatori e giocatrici

La stagione 2025 che sta volgendo al termine verrà ricordata anche come la stagione dove il circuito ATP e quello WTA, in maniera congiunta, hanno avanzato delle istanze ben precise e provato ad avviare delle trattive con i quattro tornei dello Slam. Gli obiettivi sono chiari: creare delle condizioni migliori per giocatori e giocatrici, non soltanto sul piano del prize money – anche, ma non solo – oltre a maggiori garanzie per quanto riguarda la pensione, una adeguata copertura sanitaria e un maggior coinvolgimento nelle consultazioni. Lo scorso aprile è stata inviata una lettera ai tornei dello Slam, a firma della maggior parte dei top 20 ATP e WTA, per mettere nero su bianco le richieste e da lì aprire un tavolo delle trattative.
Ma come è la situazione, ad oggi? Non buona, a dire il vero. I tornei dello Slam – che pure in alcune circostanze hanno incontrato giocatori e giocatrici – non hanno fatto sensibili passi in avanti nell’accogliere le istanze avanzate, creando un malcontento generale. Durante le WTA Finals, che si stanno tenendo a Riyad, diverse giocatrici si sono esposte e hanno pubblicamente manifestato il proprio dissenso nei confronti della situazione di stallo che si è venuta a creare. “Sarebbe fantastico se i tornei dello Slam volessero parlare con noi – ha dichiarato Iga Swiatek – è così che dovrebbe essere, e anzi non capisco perché non ci sia un dialogo aperto. Non si tratta solo di prize money, ma anche di pensione, piano sanitario e una maggiore collaborazione. Si tratta di una battuta d’arresto, penso che i giocatori non ne siano contenti”. A fare da cassa di risonanza alle parole della giocatrice polacca anche Jessica Pegula e Aryna Sabalenka, con l’americana che ha sottolineato anche l’unità di intenti con il circuito ATP. “Stiamo cercando di essere una voce unita. Penso sia la prima volta che riusciamo a unire le forze con entrambi i tour. E questo dimostra che tutti sono davvero aperti e vogliono collaborare per migliorare sempre di più il nostro sport”.

