Il numero 2 d’Italia ha saputo soltanto all’ultimo istante del forfait di Nole alle Finals e non ha potuto partecipare a tutte le iniziative pre-torneo

Foto di Felice Calabrò

Lorenzo Musetti ha saputo proprio all’ultimo minuto che avrebbe partecipato alle Nitto ATP Finals di Torino, avendo beneficiato del forfait di Novak Djokovic che gli ha comunicato la sua decisione al termine della splendida finale dell’ATP 250 di Atene (vinta dalla leggenda serba in tre set sabato scorso). Il numero 2 d’Italia – che aveva bisogno di sollevare il trofeo nella capitale greca per qualificarsi di diritto al Master di fine anno – si è lasciato scappare una risata durante la stretta di mano con Nole e ha esternato tutto il suo orgoglio per questo meritatissimo traguardo, vista l’eccellente stagione di cui il carrarino si è reso protagonista. Benché non abbia vinto titoli nemmeno quest’anno, Lorenzo è migliorato sotto tutti i punti di vista e ha finalmente trovato quella continuità di rendimento che gli era spesso mancata in passato.

Il 23enne azzurro ha fatto il suo esordio all’Inalpi Arena ieri pomeriggio contro Taylor Fritz, pagando la stanchezza accumulata ad Atene e cedendo in due set dinnanzi ad una versione particolarmente ispirata dell’americano. A causa di alcune scelte degli organizzatori che non hanno raccolto il plauso generale, Musetti sarà chiamato a tornare in campo già stasera contro l’australiano Alex de Minaur. Il toscano è avanti 3-1 nel bilancio degli h2h, oltre ad essersi aggiudicato le ultime tre sfide (due sono andate in scena quest’anno, rispettivamente a Monte Carlo e Madrid).

Durante l’ultimo episodio del podcast ‘Nothing Major‘, l’ex giocatore americano Steve Johnson ha evidenziato come la decisione di Djokovic di rinunciare alle Finals in extremis abbia impedito a Musetti di godersi tutte le attività pre-torneo. “Nole può fare quello che vuole, ma è stato un po’ deludente per Lorenzo che ha dovuto saltare tutte le iniziative che precedono le ATP Finals. Si è impegnato tanto per raggiungere questo traguardo per la prima volta nella sua carriera e ha meritato di entrare alla fine, ma averlo saputo all’ultimo istante non è stato il massimo. Per fortuna questa regola cambierà dall’anno prossimo.”