Il tennista azzurro ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria su De Minaur, la trentesima consecutiva in sfide indoor.

Foto di Felice Calabrò

TORINO – «E’ stata una stagione straordinaria, non penso più a quei tre mesi di sospensione che forse mi hanno impedito di restare numero 1 del mondo. Ho giocato pochi tornei ma sono arrivato quasi sempre in fondo, ho vissuto un anno incredibile e la finale di Torino è il modo migliore per chiuderlo, giocare in casa è fantastico. Credo poi che ci sia un motivo per ogni cosa che succede: se non avessi perso in quel modo la finale del Roland Garros, forse non avrei giocato così bene a Wimbledon, inutile soffermarsi su quello che sarebbe potuto accadere se…».

Finalista nel 2025 nei quattro tornei dello Slam e anche nelle Atp Finals – cosa riuscita in passato solo a Federer e Djokovic – Sinner si gode con il consueto “understatement” la quattordicesima partita di fila dell’anno, il trentesimo successo consecutivo sul cemento indoor (a -2 dal quarto posto nell’era Open di Lendl) e per conseguenza la terza finale consecutiva a Torino, dove ha vinto le ultime nove partite giocate senza perdere un set (e quest’anno non ha ancora ceduto un servizio).

«L’inizio è stato molto difficile – ha detto Jannik in conferenza stampa – De Minaur (sconfitto per la tredicesima volta di fila, con un imbarazzante score di due set vinti e 29 persi, nda), batteva molto bene e io ho sbagliato qualche risposta. Nel secondo set ho alzato il livello del mio gioco, ho ottenuto subito il break e questo mi ha dato la fiducia di spingere sempre di più». Domani sfiderà uno tra Alcaraz, suo successore sul trono del ranking ATP – ci ha perso quest’anno quattro volte su cinque incroci – e Auger Aliassime, battuto invece nel 2025 in quattro occasioni e già sconfitto nel girone eliminatorio.

«Sarà comunque una partita molto difficile – è il parere del nostro campione – dal livello sicuramente altissimo. Sarà interessante capire a che livello sono realmente, mi sento bene e credo soprattutto di essere molto migliorato negli ultimi dodici mesi. Batto meglio (oggi quattro palle break annullate a De Minaur con la solita spietatezza, nda), sono più a mio agio in tutti i settori del gioco. Familiari in tribuna? Qui c’è già mio fratello, non credo che mamma e papà domani arriveranno. A casa hanno un po’ di cose da fare, evidentemente più importanti…». E giù una bella risata.