Il giocatore americano – sconfitto da Jannik nei quarti di finale a Londra – ha ammesso la superiorità del suo avversario

Le condizioni fisiche non perfette di Jannik Sinner – alle prese con un fastidio al gomito – avevano dato a Ben Shelton la speranza di poter fare l’impresa e raggiungere le semifinali a Wimbledon. Il tennis americano era convinto di potersi prendere la rivincita sul numero 1 del mondo, che lo aveva sconfitto in semifinale agli Australian Open all’inizio di quest’anno, ma ha opposto una fiera resistenza soltanto nel primo set. Il numero 10 del mondo ha avuto un mini-break di vantaggio all’inizio del tiebreak, prima di incassare una striscia di sette punti consecutivi che gli ha piegato le gambe. Da quel momento in poi, il fuoriclasse azzurro ha sempre gestito la situazione con agio e ha centrato la sua seconda semifinale in carriera ai Championships.
In conferenza stampa, Ben è stato molto onesto quando gli è stato chiesto di analizzare la partita: “Non ho notato particolari differenze o limitazioni nel suo gioco rispetto al solito, la sua palla usciva molto pesante come sempre. La verità è che la pesantezza dei suoi colpi è pazzesca, non ho mai visto nulla del genere in vita mia. Quando affronti Jannik, hai la sensazione che gli scambi vadano al doppio della velocità normale. Non è facile adattarsi a quel ritmo, ecco perché lui ha vinto così tanti match nell’ultimo anno e mezzo. Ho servito meglio di quanto non avessi fatto in Australia, ma mi sono mancate le prime proprio nei momenti in cui ne avevo più bisogno. Sto ancora imparando come giocare nel modo giusto su questa superficie e ho bisogno di tempo.”
Nonostante questa sconfitta, Shelton può essere comunque soddisfatto del livello espresso a Londra: “Sono migliorato molto su erba, colpisco meglio la pallina e mi muovo in modo più efficace. Non sono ancora al livello che penso di poter raggiungere, ma farò tutto il possibile per arrivare agli US Open nella miglior condizione possibile. Mi allenerò duramente nelle prossime settimane.”