Il giocatore americano non usa mezzi termini nei confronti del Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, nell’ambito delle azioni legali che la PTPA ha intrapreso il mese scorso

Un duro attacco quello che Reilly Opelka rivolge direttamente al Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi. Il contesto è quello che abbiamo ormai imparato a conoscere: ovvero le azioni legali che la PTPA ha intrapreso contro ATP, WTA, ITIA e ITF. Le 163 pagine presentate definivano gli organi istituzionali del tennis un vero e proprio “cartello“, e tra i firmatari di questo documento c’era anche lo stesso Opelka, insieme ad altri giocatori e giocatrici del circuito professionistico.
La PTPA ha recentemente affermato che l’ATP sta facendo pressione direttamente sui giocatori, affinché chi ha manifestato il proprio supporto alla loro causa lo ritiri quanto prima. Questo ha portato – come riferisce Front Office Sports – a un incontro tra le parti, che si è tenuto lo scorso venerdì all’interno di un’aula di un tribunale federale a Manhattan. Durato quasi tre ore, l’incontro aveva come obbiettivo quello di discutere la mozione della PTPA per impedire all’ATP di dialogare direttamente con i giocatori della causa intentata.
Ed è proprio in questo ambito che è arrivata la testimonianza di Opelka. Secondo quanto raccontato dal giocatore americano, durante il torneo di Miami ha ricevuto la visita da parte di un giocatore che milita nel circuito – il cui nome non si conosce – che lo ha minacciato dal punto di vista finanziario. In particolare, il giocatore in questione avrebbe fatto intendere ad Opelka come, qualora non avesse ritrattato la sua posizione, avrebbe perso diversi benefit economici dei quali attualmente beneficia, oltre a un numero cospicuo di spese legali da sostenere.
L’ATP, naturalmente, nega ogni forma di coinvolgimento e bolla la testimonianza di Opelka come un “sentito dire“, mentre il membro del consiglio Luben Pampoulov la definisce “falsa“. Non è chiaro come proseguirà la vicenda, ma senza dubbio è lecito aspettarsi un botta e risposta tra le parti, e come era chiaro fin dal momento in cui la PTPA ha presentato i vari capi d’accusa, l’intera vicenda si svolgerà ancora per molti mesi a seguire.