Il danese ha riportato la rottura completa del tendine d’Achille nell’ATP 250 di Stoccolma e sarà fuori ancora per molti mesi, un tragico episodio che può però aiutarlo a crescere

Foto di Ray Giubilo

Holger Rune sta lavorando duramente per recuperare dal terribile infortunio patito all’ATP 250 di Stoccolma, dove ha riportato la rottura completa del tendine d’Achille che lo porterà a rimanere fuori dal circuito ancora per molti mesi. Subito dopo l’intervento chirurgico, il danese è tornato subito al lavoro per cercare di fare tutto il necessario e ridurre – per quanto possibile – i tempi della riabilitazione. In un’intervista concessa ad Hard Court, Rune ha parlato di come un infortunio di questo tipo “non doveva accadere” ma anche di come sta provando a trarne dei preziosi insegnamenti in vista del suo ritorno. “Non ho mai dubitato del mio amore per il tennis, ma ho dato per scontato il mio talento. A volte ero troppo indulgente con le cose, e ora ne sento la nostalgia, e mi guardo indietro e vedo tutte le cose che avrei potuto e probabilmente avrei dovuto fare diversamente. Non solo l’allenamento, perché è lì che risiede la mia passione, ma tutto ciò che lo circonda: cosa si mangia, ecc.”,

Rune ha poi spiegato che non c’erano stati segnali di allarme che potevano far pensare all’infortunio, motivo per cui è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. “Non avevo mai avuto problemi alla caviglia prima; anzi, ero sempre stato in ottima salute. Non ho mai avuto problemi di infiammazioni, mi sono sempre sottoposto a molti esami del sangue, analisi cellulari, scansioni, risonanze magnetiche e altro. Tutto andava bene per quanto riguarda la mia condizione fisica”. Difficile stabilire quando il danese potrà tornare in campo, con i tempi di recupero per questo tipo di infortuni che vanno tra i 6 e i 9 mesi.