da Parigi, Federico Ferrero foto Ray GiubiloCon la vittoria del primo set su Tommy Robredo nei quarti di finale di Parigi Roger Federer ha infranto un altro record inanellando 36 set consecutivi nei tornei dello Slam a far data dalla finale degli Us Open dello scorso anno, strappata in quattro set ad Andy Roddick



da Parigi, Federico Ferrero
foto Ray Giubilo

Con la vittoria del primo set su Tommy Robredo nei quarti di finale di Parigi Roger Federer ha infranto un altro record inanellando 36 set consecutivi nei tornei dello Slam a far data dalla finale degli Us Open dello scorso anno, strappata in quattro set ad Andy Roddick. Un primato non tra i più ricercati ma che ha segnato l’inizio del momento di maggior difficoltà del Migliore nella sua corsa alla seconda finale consecutiva sui campi rossi del Bois de Boulogne. Complici – avrebbe spiegato in conferenza stampa – i giochi del vento sul Philippe Chatrier, una serie di conclusioni col diritto troppo piatte e la gran vena del diritto dello spagnolo. Rogi avrebbe perso malamente il secondo set e si sarebbe trovato sotto in un baleno di due palle break all’inizio della terza frazione.

Robredo, sino a quel momento inappuntabile, non ha retto il ritorno di Roger proprio quando il sogno di raggiungere i “last four” in uno dei quattro tornei più importanti del calendario si stava concretizzando. Sarà quindi tra Federer e Davydenko la sfida della parte alta del tabellone per un posto in finale. Il russo ha impiegato un’ora e un quarto per chiudere il primo set contro Guillermo Cañas annullandogli un set point e ha portato a casa in tre set una sfida insidiosissima, resa ancor più difficile dalla lentezza del fondo del Suzanne Lenglen. Altra partita straordinaria di Tiramolla Davydenko, altra caterva di soluzioni vincenti da ambo i lati con i colpi di rimbalzo e contro il miglior difensore del circuito (insieme a Nadal, ovviamente); speranze ridotte al lumicino, però, per Nikolay, che ha perso tutti e otto i precedenti contro il numero uno del mondo.

Tra le donne la candidatura di Justine Henin al quarto trionfo in cinque anni si è fatta prepotente dopo la partita-capolavoro contro Serena Williams: Justine giocava sul velluto, Serena quasi inciampava a ogni contropiede della belga tascabile che sulla strada della finale troverà Jelena Jankovic, autrice dell’eliminazione in due set di Nicole Vaidisova. Dovesse conquistare il Roland Garros la Jankovic si porterebbe a quattro punti dalla vetta del ranking ma, per ora, dovrà pensare alle cinque sfide già disputate con la Henin in due anni, tutte molto lottate ma invariabilmente perse.
“In basso” Maria Sharapova ha approfittato dell’inesperienza negli Slam e della palla ancora un po’ troppo leggera per le top player di Anna Chakvetadze e ha prenotato una sfida tutta da vedere con la stellina Ana Ivanovic, capace di rifilare un 6-0 6-1 a Svetlana Kuznetsova nel primo e nel terzo set di una partita in cui avrebbe dovuto fare la differenza l’esperienza della russa mentre le “cannonate” della fresca vincitrice di Berlino hanno permesso alla ragazza di Belgrado di farsi strada.

Nella giornata di ieri ci aveva raggiunto in cabina di commento di Eurosport Mara Santangelo, in semifinale nel tabellone di doppio con Alicia Molik. Mara ha già vinto tre titoli in doppio nel 2007, tutti con partner differenti (Pratt a Pattaya City, Srebotnik ad Amelia Island e Dechy al Tier I di Roma) e ci ha spiegato che il suo accordo con l’australiana durerà sino al torneo di Wimbledon compreso: la continuità di un sodalizio nel doppio, del resto, è fondamentale per guadagnare i punti sufficienti a qualificarsi nelle prime otto coppie della Race to Championships. Chissà che un acuto a Parigi non le convinca a proseguire insieme.

Ecco tutti gli accoppiamenti di entrambi i tornei: il tabello ne maschile e il tabello ne femminile in formato Pdf