E’ uscito l’atteso numero di Vanity Fair con l’inchiesta (?) di Pippa Middleton sul torneo di Wimbledon. Qualche curiosità interessante, ma nel complesso siamo rimasti delusi… 
Pippa Middleton, in compagnia della madre Carol, lascia il Queen's Club dopo aver assistito a Murray-Mahut

Di Riccardo Bisti – 15 giugno 2013

 
C’era grande attesa per il nuovo numero di Vanity Fair, in cui Pippa Middleton (sorella della Principessa Kate) racconta il suo Wimbledon, dando consigli agli spettatori e offrendo un’intervista esclusiva con Roger Federer. La notorietà del personaggio ha certamente consentito a Vanity Fair di vendere un buon numero di copie, e ci ha spinto a curiosare tra gli articoli scritti da Pippa (o forse dal suo ghostwriter, chissà). Lo "speciale" inizia con un suo racconto, in cui dice di essere andata a Wimbledon per la prima volta quando aveva otto anni. La sua passione per il tennis – a suo dire – era nel destino, poichè è nata lo stesso giorno (il 6 settembre) di Tim Henman e Greg Rusedski. Quando era piccola, la Middleton, comprò una cartolina di Wimbledon e sul retro scrisse: “Un giorno vincerò questo torneo”. Le pretese agonistiche sono svanite ben presto, ma da piccola era un maschiaccio. “Dissi ai miei genitori che se un giorno mi fossi sposata, lo avrei fatto indossando il mio completo da tennis”. Quella fase è terminata, ma ancora oggi la Middleton non rinuncia a frequentare i Championships. La sua passione per il tennis, in effetti, sembra seconda solo a quella per il glamour, visto che in questi giorni è stata avvistata al Queen’s Club (dove è socia) durante un match di Andy Murray.
 
La famosa intervista a Roger Federer è talmente breve e poco significativa che possiamo riprodurla integralmente. 
Quante palle colpisci al giorno?
Alcune migliaia, ma non è una questione di quantità. E’ una questione di qualità.
Cosa mangi a colazione?
Uova con pane tostato, porridge alla cannella con frutti di bosco e noci tostate.
Qual è il tuo segreto per restare in forma?
Un sano stile di vita, bere tanta acqua, dormire a sufficienza…e la cioccolata svizzera.
La cosa più bella nel giocare a Wimbledon?
Giocare a Wimbledon era il mio sogno di bambino. Sono stato ispirato dalla tradizione, l’innovazione e il prestigio del torneo, un po’ come era accaduto ai miei idoli.
E’ vero che i vincitori dei due tornei di singolare devono ballare insieme nel party di fine torneo?
Sfortunatamente non più. Avrei avuto alcune ottime compagne di ballo nel corso degli anni, e oggi sarei sicuramente un ballerino migliore.
 
Il report prosegue con una guida ai 10 aspetti più significativi di Wimbledon. Diciamo che l’appassionato non resta particolarmente sconvolto. Pippa racconta della poesia di Kipling all’ingresso del Campo Centrale, che il primo torneo (nel 1877) fu organizzato per raccogliere fondi in favore del Croquet (da qui il nome del Club), del fatto che occhio di falco sarà utilizzato su quattro campi, che esistono falchi veri per tenere a distanza i piccioni, dei colori del club (verde e viola sono stati scelti nel 1909 perchè i precedenti blu, giallo, rosso e verde erano troppo simili a quelli dei Royal Marines), dei trofei, dell’erba tagliata con 8 millimetri di altezza e delle palline Slazenger, le cui caratteristiche sono rimaste intatte dal 1995. In ogni edizione ne vengono utilizzate 54.000. Notizie interessanti, forse un po’ banali perchè reperibili da più parti. Nelle pagine seguenti racconta la top-5 dei suoi momenti preferiti ai Championships. L’unico ricordo degno di nota è la coda di tre ore e mezza nell’occasionale “Middle Sunday” del 2004, quando la pioggia obbligò ad aprire i cancelli anche nel tradizionale giorno di riposo. Acquistò un biglietto da 35 sterline insieme alla sorella e andò a vedere l’idolo Tim Henman. Pippa, poi, ci informa che ama sentire il tifo dagli altri campi, soprattutto dalla “Murray Mound”, e che la divertono molto i piccioni. “Sarebbe un peccato se il falco Rufus faccia appieno il suo dovere”. Dopo averci raccontato le sue preferenze culinarie (dalle leggendarie fragole alla panna, passando per il tè alla crema e i panini farciti), la Middleton si è avventurata nel segnalare i giocatori che potrebbero giocare un bel torneo. Vale la pena dare un’occhiata ai suoi pronostici per poi valutarli a fine torneo, tenendo conto che sono fortemente condizionati dal tifo britannico. A suo dire, sono otti i giocatori da tenere sotto controllo: le britanniche Laura Robson ed Heather Watson (prevedibili), Alexandr Dolgopolov, Grigor Dimitrov, Sloane Stephens, Kristina Mladenovic (complimenti!) e i due baby britannici Oliver Golding e Kyle Edmund (inseriti…d’ufficio).
 
C'è anche un simpatico aneddoto. Anni fa, si trovava in tribuna per assistere al match tra Pete Sampras e Tim Henman. Era con il padre ed erano molto vicini all’ingresso dei giocatori. “Quando Henman è entrato in campo e la folla lo acclamava, proprio mentre ci passava davanti, mio padre ha erroneamente gridato ‘Come On, Pete!’. E’ stato imbarazzante!”. Il lavoro si chiude con i consigli-cult della cognata del Principe William. Speriamo che qualcuno li legga, visto che il suo libro dello scorso anno su come organizzare un party perfetto è rimasto sostanzialmente invenduto. Eccoli.
 
OCCHIO AL TEMPO
In tanti anni di frequentazioni londinesi, ha sperimentato tutte le possibili condizioni atmosferiche. Per questo, è bene prepararsi portandosi crema solare e occhiali da sole, ma senza dimenticare impermeabile e ombrello.
 
COME ARRIVARE
Meglio evitare i tacchi, visto che dalla stazione della metropolitana di Southfields sono 15-20 minuti a piedi. Ad ogni modo, si può optare per gli “sharing taxis” fuori dalla stazione (2.50 sterline a cranio), oppure andare in bicicletta ed evitare il traffico.
 
ERRORI DA EVITARE
E’ sempre bene non prendere impegni, nemmeno alla sera, perchè il tennis può prolungarsi fino a tardi. Da quando è stato inaugurato il tetto, poi, sul Campo Centrale il gioco si può protrarre fino alle 23 locali. “Non c’è niente di peggio che lasciare l’atletismo di Nadal per prendersi una pizza con gli amici”. Se lo dice lei…
 
I CAMPI SECONDARI
Pippa informa i profani che nella prima settimana può essere molto divertente girare per i campi secondari e scoprire tante giovani promesse. Inoltre, così da vicino, si apprezza il senso di velocità della palla. E anche se capita di prendersi qualche pallata…si possono sentire i respiri dei giocatori. Chi vuole vedersi un po’ di tennis dopo il lavoro, può usufruire dei biglietti a prezzo ridotto dopo le 17. Sono i tagliandi lasciati da chi se ne va in anticipo. Il tutto senza dimenticare il museo di Wimbledon.
 
Ah, volevate leggere il Wimbledon di Pippa Middleton e invece avete trovato un plico di informazioni reperibili (quasi tutte) sul sito ufficiale? Non è colpa nostra. E comunque possono essere sempre utili, no? Buon Wimbledon a tutti. Anche a Pippa.