L’ex tennista tedesca ha usato parole forti per commentare la finale dei Championships, in netta conto tendenza rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare

La finale di Wimbledon ha riproposto ancora una volta la sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, nel remake della finale di Parigi che aveva lasciato tutto il mondo del tennis a bocca aperta. Forse anche, e soprattutto per questo, molti si attendevano qualcosa di molto simile anche nella finale che ha visto trionfare l’altoatesino, nonostante la superficie non fosse la stessa e gli schemi di gioco inevitabilmente diversi. Tra i grandi delusi c’è sicuramente Andrea Petkovic, ex tennista tedesca con sette titoli vinti in carriera, che ha usato parole forti per commentare la sfida di domenica tra Sinner ed Alcaraz. “Era la partita che nessuno osava desiderare. Eppure, eccola, davanti ai nostri occhi, ed è stata una vera delusione. Almeno per un set e mezzo, prima che Sinner ritrovasse la sua forma. Sembra assurdo dirlo dei due migliori giocatori in questo momento, ma sembravano tesi”.
Secondo Petkovic, la finale del Roland Garros aveva un peso specifico per entrambi nella gestione del match, e questo non ha permesso lo svolgimento di una sfida completamente a viso aperto e con Sinner che per primo è riuscito a voltare pagina. “La pressione di ripetere il dramma della finale del Roland Garros era insopportabile. Jannik è stato il primo a scrollarsela di dosso, il suo servizio è migliorato e i suoi movimenti diventati più fluidi. Alcaraz dal canto suo non è mai riuscito a liberarsi completamente dalla tensione”. Il giudizio di Petkovic è sicuramente condizionato dalla finale di Parigi – che è stata più spettacolare e tecnicamente più stimolante – ma questo non può mettere in ombra il valore della finale andata in scena sui prati dell’All England Club.

