La giocatrice toscana parla dopo l’incredibile rimonta contro Shnaider: “Il mio angolo è stato perfetto, Sara mi ha calmata”

Foto di Brigitte Grassotti

Jasmine Paolini riesce a ribaltare un match praticamente perso e approda in semifinale agli Internazionali d’Italia: vittoria pesante per la giocatrice toscana contro Diana Shnaider con il punteggio di 6-7(1) 6-4 6-2, rimontando da 0-4 nel secondo set e da 0-2 nel terzo set, mostrando ancora una volta tutta la sua tenacia e la voglia di non mollare fino alla fine.

In conferenza stampa la giocatrice toscana ha dato merito a Giove Pluvio: “Per fortuna ha piovuto (ride, nda) perché ero veramente in confusione. Il mio angolo mi continuava a dire cerca di giocare sul rovescio, cerca di giocare sul rovescio, ma non riuscivo ad essere lucida mentalmente. La pioggia mi ha aiutato e mi sono avvicinata al mio angolo, c’era rimasta solo Sara, mentre gli altri mi aspettavano negli spogliatoi. Lei mi ha calmato, mi ha detto di andarle sempre sul rovescio, ho ritrovato la tranquillità, la calma e la lucidità e la pioggia mi ha proprio aiutato da questo punto di vista”.

La partenza per Jasmine era stata straordinaria, poi ecco che è arrivato il black-out: “Sono andata subito avanti 4-0, poi mi è scappato un game veloce in risposta con tre risposte lunghe su tre seconde palle, poi sono stata brekkata e probabilmente ti vengono dei dubbi in testa, diventavo sempre più tesa e più nervosa. Ho provato a star lì, sul 6-5 su due palle dovevo far punto, il dritto sul primo punto e lo schiaffo al volo. Ho perso anche quel game e da lì è diventata dura, ho iniziato a innervosirmi, tante chance e purtroppo poi ci pensi che eri avanti 4-0 nel primo. A volte succede anche a questi livelli, io sono riuscito a scamparla e non succede spesso di scampare queste partite. L’obiettivo è scendere in campo e rimanere sempre lì, ma a volte un po’ di emozione e un po’ di nervosismo prendono il sopravvento”.

Paolini che prova a prendere un insegnamento da questa clamorosa rimonta: “Ho provato a rimanere lì a lottare, ma la chiave è stata passare il nervosismo e la delusione per come era andato il primo set e per come era andato il secondo. La lucidità a questi livelli è fondamentale, poi ci ho messo tanta voglia di crederci, le emozioni poi sono da entrambe le parti, anche lei ha cominciato a sbagliare e si è innervosita. Se avessi vinto il primo forse sarebbe stata una partita più facile, poi magari no. Questo match mi fa capire che bisogna stare lì ogni palla, bisogna cercare di non perdere la calma e di essere lucidi e devo cercare di tenerlo a mente per la stagione. Questo è un esempio positivo che il match non è mai finito, ma che si è complicato tantissimo e forse poteva finire un po’ più facile”.

I piedi sono sempre ben piantati per terra, anche dopo l’uscita dal torneo di Swiatek: “Sinceramente io non mi sento mai favorita, con la Svitolina ho perso agli Australian Open, mentre con la Stearns non ho mai giocato, ma penso che lei possa fare molto bene sulla terra. Sarà un altro match duro, una semifinale, un match tosto. Ci metterò tutta me stessa, cercherò di rimanere lì ogni punto, non come oggi, però cercare di fare una buona partita”.

Jas ha ancora sottolineato l’importanza del suo box e ha parlato del cambiamento dalla separazione con Furlan: “Durante la partita arrivano un po’ di feedback diversi, ma sono contenta di provare cose nuove e di provare consigli diversi. Credo che il mio team oggi sia stato fondamentale in questo. Oggi la chiave è stata quella di avere pazienza e starle sul rovescio, sia in partenza che quando ho girato la partita. Se fossi stata più aggressiva avrei perso, perché sbagliavo troppo. Ogni cambio campo cercavo di ripetermi di stare calma, ma non c’era verso. Devo riuscire a calmarmi anche in situazioni normali e non sempre sperare nella pioggia. Una volta in Ungheria in un 100 mila mi pare di esser stata sotto 6-3 5-0, ma la maggior parte delle volte non si è graziati come stavolta”.