Tutto lo sconforto del carrarino, costretto al ritiro nel quarto set della semifinale con Carlos Alcaraz al Roland Garros

PARIGI – «Sono triste e deluso per la conclusione del match. All’inizio del terzo set ho sentito un fastidio alla coscia sinistra, la cosa è andata via via peggiorando e ho deciso di ritirarmi. Domani farò altri esami, vedremo». Ci ha fatto sognare per due ore, Musetti, imploso sul più bello dopo aver dimostrato fino al 6-5 del secondo set di saper giocare a un livello anche più alto di quello di Alcaraz. Poi il tie break ricco di troppi errori, Lorenzo che comincia a toccarsi alla gamba sinistra, e dopo altri otto giochi persi (e zero vinti) la decisione di abbandonare. «Nel quarto set non potevo più correre – dice – non riuscivo più a dare potenza ai colpi. Ho pensato che fosse troppo rischioso andare avanti. E’ vero, con Carlos mi sono fatto male anche a Monte Carlo (nella finale persa 6-0 al terzo set, nda), ma forse è solo una coincidenza. Certo, il gioco di Alcaraz mi spinge ogni volta al limite, giocare contro di lui è molto faticoso dal punto di vista fisico, analizzeremo con il mio staff come eventualmente intervenire per farmi trovare pronto la prossima volta».
Resta il ricordo del gioco scintillante di Musetti nei primi due set, dei tanti applausi convinti dello Chatrier di fronte alle prodezze del suo rovescio. «Ho affrontato Carlos tre volte negli ultimi due mesi (oltre a Parigi, la finale a Monte Carlo e la semifinale di Roma, nda) e credo che oggi sia stata la mia partita più bella. Ho giocato nel modo giusto, ho servito bene, mi sentivo al suo livello, e l’ho visto innervosirsi di fronte ai miei colpi. Sicuramente ho pagato anche le tante partite giocate in questo periodo. La stagione sulla terra è stata bellissima e sorprendente, sono riuscito a essere continuo ad alti livelli. Parigi è un torneo che mi ha regalato tanto ma mi ha tolto anche tante energie, ora devo continuare con l’atteggiamento e la mentalità delle ultime settimane». Lorenzo lascia la Francia da nuovo numero 6 del mondo, adesso lo aspetta l’erba. «Tornerò in campo al Queen’s (dove un anno fa persa da Paul in finale, nda), esami permettendo».