da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni10 – La conferenza stampa di Kuerten E’ stata molto meglio, cento volte meglio, della sua prestazione in campo
da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

10 – La conferenza stampa di Kuerten
E’ stata molto meglio, cento volte meglio, della sua prestazione in campo. “Ci vuole rispetto verso il tennis – ha chiosato Guga completamente convinto di ciò che diceva – non solo quando si vince. Io ho perso tante volte nella vita, continuerò a perdere anche una volta ritirato ma so che mi servirà ognuna di queste sconfitte”. Come si fa a non dargli dieci?

10 – Le imitazioni di Pistolesi
Da Pancho di Matteo a Daniele Bracciali. Claudio è uno spettacolo. Sarebbe da mettere a Zelig a far concorrenza ad Ale (buon tennista, peraltro) e Franz…

9 – Le botte da fondo di Bolelli
Che impressione che ci hai fatto, Simone! E da quant’era che non avevamo un italiano così. Così bello da veder giocare, così tecnicamente a posto, così pesante nei colpi da fondo, con questo talento, con questa mentalità poco provinciale. Così, davvero, pochi. Non solo negli ultimi anni. Pistolesi ha in mano un gioiellino, lasciamolo crescere.

9 – I giornalisti spagnoli, versione veggenti
Con Ramirez Hidalgo avanti 5-1 al terzo su Federer, erano gli ultimi in sala stampa a sostenere con convinzione che il loro connazionale avrebbe perso. Come sapete, ci hanno preso. Non meritano dieci perché avevano votato per il 7-5 e non per il 7-6…

8 – Il terzo set di Cipolla con Clement: lezione di tagli
Cipollino, quando entrerà nei 100, meriterà una standing ovation. Fino a poco tempo fa erano ancora in pochi a crederci, adesso è ad un passo da un traguardo che pesa nella carriera di qualsiasi giocatore. Ha fatto impazzire Clement, che non è proprio l’ultimo arrivato, dandogli una lezione su come si affetta la palla.

7 – La lezione di terra di Lord Corretja
Lui si è reso disponibile, noi ne abbiamo approfittato. Quando capita che una chiacchierata si trasformi in una sorta di lezione gratuita di tennis sul rosso? E per giunta fatta da uno che nel campo non era proprio uno sprovveduto. Vedremo se Murray, che adesso è il suo pupillo, saprà godere di tanta esperienza.

7 – Pippo Querrey
Fenomeno. Sembra Rosset per certi aspetti e a vederlo in campo risulta simpatico. Fa giocar male gli altri, lui non si limita alle botte di servizio ma sa anche variare il gioco. A volte sembra capitato lì per caso. Come quando è rimasto in sala interviste un quarto d’ora ad aspettare almeno un giornalista (senza che nessuno si presentasse) e se n’è andato col sorriso sulle labbra.

6 (di incoraggiamento) – Ruben Ramirez Hidalgo
Poverino, il 30enne spagnolo. Sul 5-1 del terzo per lui, ha giocato persino un colpo sotto le gambe ma con la faccia rivolta alla rete, tentando non solo di passare Re Roger, ma anche di deriderlo. Poi sappiamo com’è finita. Dopo Monte-Carlo è volato a Barcellona per le qualificazioni del Seat Godò, e ha chiuso 4-6, 6-0, 7-6 con Guillermo Alcaide, numero 341 al mondo. Voci insistenti di corridoio lo davano sotto 5-1 al terzo, prima che Alcaide tentasse un colpo Noah…

6 – La pasta italiana
Ha ‘salvato’ migliaia di nostri connazionali, lo stand predisposto al Country Club da una nota marca italiana di pasta, che offriva spaghetti al pesto o al pomodoro a 6,50 euro, dunque a un prezzo ragionevole. E infatti i piatti sono stati preso d’assalto.

5 – Il tempo di Monte-Carlo
Non che sia stato brutto. Anzi. E’ stato solo dispettoso. Caldo, molto caldo col sole. Freddo senza. Il voto basso è per via dei tanti malanni che ha provocato.

4 – Monfils ‘Black’ Jack
Visto in campo non è piaciuto ma non è nemmeno dispiaciuto. Visto fuori poteva far meglio. La sera prima di un suo match, è stato avvistato al Cafè de Paris (per intenderci, il Casinò più ‘alla portata di tutti’ del Principato), dove ha bruciato buona parte del premio di primo turno al tavolo di Black Jack. E non è parso un asso; non sembra un degno erede di Kafelnikov, ma ha tempo.

3 – Il disastro francese
Se i migliori sono Monfils e Gasquet al terzo turno mentre tutti gli altri escono nei primi due giorni di torneo, anche i galletti devono preoccuparsi. Perché i giovani, con Tsonga fuori, non sembrano abbastanza maturi, perché i vecchi sono a buon punto sulla strada del declino, perché chi mastica il veloce la terra proprio non la digerisce. I giornali transalpini hanno parlato di “francesi d’argilla”. Stavolta, in rapporto, peggio di noi.

2 – Il semideclassamento dell’Atp
Ci hanno provato a declassare Monte-Carlo, poi le parti (in causa) hanno trovato una mediazione. Ma come si fa a lasciare fuori un torneo così dai Masters-Series? (O Masters 1000 o come accidenti si chiameranno in futuro). Qui c’è la storia del nostro sport, c’è il club più bello del mondo, spettatori che pagherebbero il doppio di quello che già spendono per passarci un weekend. E i giocatori, che lo hanno protetto, lo adorano. Era proprio una follia, per metà rientrata. Ma anche solo pensarci, via…

1 – Una pallina di gelato a 5 euro
Senza parole. Basta il prezzo.

0 – Quelli che, coi Suv, salgono sulle aiuole per evitare il traffico monegasco
Senza parole. Basta il voto

n.g. – La bufala Federer
‘Federer non viene a Monte-Carlo’ strillava un’agenzia (e riprendevano alcuni quotidiani) alla vigilia. Invece no, è arrivato, non era vero nulla. Non giudicabile, perché tutti prima o poi sbagliamo. La riportiamo solo per dovere di cronaca.