da Monte-Carlo, Cristian SonzogniZeljko Franulovic, direttore del torneo di Monte-Carlo, si è concesso ai taccuini de ‘Il Tennis Italiano’ nella giornata giusta, quella in cui tutto il Country Club era vestito di tricolore per la ‘giornata degli italiani’
da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

Zeljko Franulovic, direttore del torneo di Monte-Carlo, si è concesso ai taccuini de ‘Il Tennis Italiano’ nella giornata giusta, quella in cui tutto il Country Club era vestito di tricolore per la ‘giornata degli italiani’. “Fin dai primi giorni delle qualificazioni – ci spiega – abbiamo stimato che oltre il trenta per cento degli appassionati provenisse dall’Italia. Del resto facciamo tanta promozione da voi, in tutto il Nord ma non solo. Siamo già molto conosciuti, ormai abbiamo fidelizzato il vostro pubblico ma non vogliamo smettere di fare pubblicità al tennis, anche perché un torneo che smette di credere nella promozione non può segnare a lungo grandi numeri”. Qui di numeri ormai si può parlare, e sono come sempre incoraggianti: “Pensavamo di non poter fare meglio degli altri anni, invece ci siamo riusciti e fin dalla giornata degli ottavi abbiamo registrato il tutto esaurito. Alla fine avremo oltre centomila spettatori, ma abbiamo altri progetti. Dall’anno prossimo avremo una tribuna più capiente sul lato corto del Centrale, verso il mare, che aggiungerà più di mille posti ma non toglierà nulla alla nostra splendida vista, che rende il torneo unico al mondo”. Proprio dal 2009 però partirà il nuovo corso dell’Atp e Monte-Carlo, pur mantenendo lo status di ‘Masters 1000’ (gli attuali ‘Masters-Series’) non sarà obbligatorio per i giocatori ai fini del calcolo del ranking. “Non credo – chiude Franulovic – che questo ci danneggerà, perché i giocatori hanno mostrato di amare questo torneo e verranno comunque. Solo gli americani a volte disertano, ma per loro venire in Europa ad aprile e proseguire fino a Parigi è troppo impegnativo. Ora quasi tutti i migliori al mondo sono europei e questo per noi è un grande vantaggio”.