Tathiana Garbin, Maria Elena Camerin, Roberta Vinci
Tathiana Garbin, Maria Elena Camerin, Roberta Vinci. Sono loro tre le italiane rimaste in gara al Milano Challenger in corso sui campi di Basiglio, pronte a giocarsi nella giornata odierna la qualificazione alle semifinali di domani

Una da un lato, una dall’altro del tabellone, Tathiana Garbin e Maria Elena Camerin (rispettivamente prima e seconda testa di serie) presidiano le due estremità del tabellone, e potranno scontrarsi solo in un’eventuale finale. Dal canto suo, Roberta Vinci occupa la stessa zona della mestrina, la parte alta: le loro racchette potrebbero quindi incrociarsi in una semifinale completamente colorata di azzurro.

Prima, però, tutte e tre sono chiamate a superare i quarti di finale, e per farlo dovranno venire a capo di avversarie non facili da affrontare.
La testa di serie numero 1 è uscita vincitrice nella giornata di giovedì dallo “scontro generazionale” che la vedeva opposta alla diciannovenne Giulia Gabba, numero 253 delle classifiche mondiali.Una successo abbastanza agevole ottenuto in due set, 6-3 6-2, in cui Tathiana ha fatto valere la sua maggiore esperienza nel circuito. Ad aspettarla c’è ora la tedesca Kristina Barrois, numero 119 Wta, capace di eliminare negli ottavi la “sorellina” di Mario, Sanjia Ancic, in tre set, 6-7 7-6 6-1.

Dovesse vincere, in semifinale troverebbe una tra Roberta Vinci e Eva Birnerova, le protagoniste del match in programma nella sessione serale. La tarantina, ormai palermitana d’adozione, è riuscita a imporsi in una partita tutt’altro che semplice sulla ceca Sandra Zahlavova con un doppio 6-4. Una buona dimostrazione di solidità sia al servizio che a rete per la ventitreenne numero 103 Wta, brava a restare fredda soprattutto nei momenti più “caldi” dell’incontro. Affronta oggi la testa di serie numero 4, Eva Birnerova, che ha superato senza troppi problemi (6-2 6-4) Amanda Keen, proveniente dalle qualificazioni.

Vittoria in due set anche per la testa di serie numero 2, Maria Elena Camerin. Conquistato agevolmente il primo parziale, la veneta si è complicata un po’ la vita nel secondo, riuscendo a chiudere l’incontro solo al quinto match point a disposizione. 6-2 7-5 il risultato che la proietta nei quarti di finale, dove ad attenderla c’è la numero 8 del seeding, l’ukraina Yulia Beygelzimer, uscita vincitrice dallo scontro con la qualificata rumena Gojnea.

Semaforo rosso, purtroppo, per l’ultima delle italiane impegnate negli ottavi, la diciannovenne Karin Knapp che ha dovuto arrendersi per 6-3 6-0 dopo un’ora esatta di partita alla georgiana Margalita Chakhnashvili, numero 153 Wta. Un torneo di alti e bassi per l’altoatesina, che dopo essere riuscita nell’impresa di eliminare la testa di serie numero 6 Sandra Kloesel al primo turno, ha lasciato il passo a una giocatrice più in basso di lei in classifica (Karin è numero 122 mondiale) e più a “portata di racchetta” rispetto alla tedesca.
La Chakhnashvili gioca il primo match in programma sul centrale contro la finlandese Emma Laine, terza testa di serie del “Milano Challenger”.

di Michela Borsa