Si è diffusa la voce che Varvara Lepchenko sia risultata positiva al Meldonium e che l’abbiano sospesa per un paio di mesi. A Parigi, l’hanno tempestata di domande sull’argomento ma lei non ne ha voluto sapere di rispondere. Lo ha ribadito per sette volte, fino a demoralizzare i presenti.La presenza di Varvara Lepchenko al Roland Garros non ha lasciato traccia, almeno sul campo. Ha perso in tre set contro Ekaterina Makarova, che a sua volta ha perso da Yanina Wickmayer al secondo turno. Tuttavia, la sua conferenza stampa post-match è stata – a modo suo – uno spettacolo. Qualche giorno fa sono uscite le dichiarazioni di Anatoly Glebov, un fisioterapista russo che ha lavorato con diversi professionisti di alto livello. Secondo Glebov, la cui fonte sarebbe il padre della Lepchenko, non solo Maria Sharapova sarebbe risultata positiva al Meldonium, ma anche l’americana. Il quantitativo della sostanza, tuttavia, sarebbe stato talmente piccolo da convincere l’ITF a sospenderla per appena due mesi e non rendere pubblica la positività. In effetti, l’americana (nata in Uzbekistan da genitori ucraini) è stata ferma due mesi e mezzo, da febbraio a maggio. Nelle sue dichiarazioni, Glebov aveva insinuato una disparità di trattamento tra un’atleta americana (la Lepchenko) e una russa (la Sharapova). La conferenza stampa è stata incentrata solo su questo argomento, una lotta di testardaggine tra i giornalisti e la Lepchenko. Come detto, ha dovuto ripetere sette volte che non avrebbe parlato della vicenda. Vale la pena riportare i passaggi più significativi.
Molti di noi hanno sentito che sei risultata positiva al Meldonium con una breve sospensione. Penso che ora la faccenda sia risolta. Puoi confermarlo e parlarne?
Al momento non ho commenti da fare su questo argomento. Sono qui per parlare di tennis: se avete domande sulla partita, sarò felice di rispondere. Altrimenti, non ho commenti.
Hai forse sostenuto che non è vero, che non è successo?
Ancora. Come ho detto, non ho commenti di fare.
Il fatto che tu abbia detto che ora non hai commenti da fare, significa che ne farai in futuro?
Sono qui per parlare della partita. Se volete farmi domande sul match, sarò contenta di rispondere.
Quello che ha detto è vero? Smentirai le voci?
Come ho detto, non ho commenti da fare. Se avete domande sul match, andiamo avanti.
Questo sarà un tema ricorrente nei prossimi match e tornei. Vorrei soltanto sapere se continuerai a fuggire dall’argomento o se un giorno te ne occuperai.
Non ho commenti da fare. Se volete chiedermi…
Non farai mai commenti sull’argomento?
Ancora, non ho commenti da fare sulle vostre domande. Se avete una domanda sul mio match, potete farla. In questo momento, non ho commenti da fare.
A questo punto è dovuto intervenire il moderatore della conferenza stampa. “Penso che lo stato d’animo della giocatrice sia piuttosto chiaro. Altre domande?”. A quel punto, dopo qualche domandina di circostanza, in cui abbiamo appreso che la Lepchenko giocherà ‘s-Hertogenbosch, Eastbourne, Birmingham e Wimbledon, un reporter ancora più coraggioso ha ripreso l’argomento.
Ti trovi in una situazione in cui ci sono tante voci e non puoi dire niente. Non pensi che sia scorretto trovarti in un limbo dove nessuno può confermare nè smentire niente?
Ancora, mi dispiace, ma non ho commenti da fare. Mi dispiace.
A parte il famoso caso Sharapova, il tennis ha avuto il solo caso del doppista bieorusso Sergei Betov. Il quantitativo di Meldonium, tuttavia, era talmente basso che – secondo le direttive WADA – l’assunzione avrebbe potuto risalire a quando la sostanza non era ancora vietata. Per questo, Betov non ha avuto nessuna sanzione. Il caso della Lepchenko sembra più complesso. Perché pare evidente che ci sia un caso.
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