Il russo si esprime ancora contro le condizioni trovate in California dopo il match concluso dopo due game con Michelsen

La campagna di Daniil Medvedev contro i campi di Indian Wells continua: anche negli ultimi anni il russo ha sempre criticato le condizioni di gioco lente che si trovano nel Masters 1000 in California. Quest’anno sulla carta i campi dovevano essere velocizzati dalla nuova mescola della superficie, ma paiono addirittura più lenti delle ultime edizioni. Dopo il match di primo turno contro il cinese Bu, ecco che Medvedev ha ironizzato sulla telecamera: “6-2, 6-2, 1 ora e 36 minuti, campi molto veloci”.

Nella conferenza stampa dopo l’incontro terminato dopo appena due giochi per il ritiro di Michelsen, ecco che il russo ha rincarato la dose: “Non noto alcuna differenza enorme rispetto al passato ma, se dovessi dire qualcosa, direi che il campo è ancora più lento di prima. Sappiamo che qua si trova il campo più lento del circuito, ma ogni anno che torniamo dimentichiamo forse quanto fosse lento l’ultima volta… È lento, oltre ciò che dice l’indice di velocità o qualunque parametro. È lento, non importa quello che dice la gente. Lo sentiamo noi giocatori e lo si può vedere nelle partite per come ogni tennista sia costretto a spingere forte per fare un vincente. È molto lento, ma sento comunque che posso giocare bene qui”.