Sono diversi i malori che si sono verificati in queste prime giornate del Masters 1000 di Shanghai, complici delle condizioni di gioco proibitive

Foto di Ray Giubilo

Il Masters 1000 di Shanghai non è iniziato sotto i migliori auspici, con diversi match che si sono conclusi per il ritiro di uno dei due giocatori. Se questo succede più o meno spesso e senza fare notizia, in questo caso invece non mancano le polemiche dal momento che i ritiri hanno tutti un minimo comune denominatore: le estreme condizioni di gioco. In questi giorni a Shanghai infatti si sta registrando un’umidità che sfiora – e in alcuni casi supera – il 90%, con la situazione che per chi sta in campo diventa ancora più difficile quando nei campi dove è presente viene chiuso il tetto. Terence Atmane, Hamad Medjedovic e Marton Fucsovics – per citarne alcuni – sono stati colpiti da malori in campo, tanto che i primi due sono stati costretti poi al ritiro per non compromettere la loro salute.

E proprio il giovane tennista serbo ha alzato la voce al riguardo, in occasione del medical time-out durante la sfida contro Arthur Rinderknech. “Come potete lasciarci giocare in queste condizioni? Sotto questo tetto non c’è aria, non c’è aria”. Per spiegare ancora meglio la situazione, vale la pena di ricordare che l’episodio che ha riguardato Medjedovic è accaduto appena 40 minuti dopo l’inizio dell’incontro, dove quindi la componente della stanchezza normalmente non dovrebbe subentrare per giocatori di questo calibro.