Così la leggenda del tennis è tornato sul titolo vinto dallo spagnolo al Roland Garros nella finale da oltre cinque ore contro Jannik Sinner

La finale da sogno del Roland Garros continua a far discutere. E non potrebbe essere altrimenti dopo lo spettacolo messo in scena da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, con quest’ultimo uscito vincitore dopo 5 ore e 29 minuti di gioco al super tie-break del quinto set. Dopo essersi già espresso con parole di elogio per entrambi i protagonisti, John McEnroe è tornato a parlare dell’ultimo atto di Parigi nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
“La personalità che ha Sinner non si costruisce facilmente, lo dico per esperienza: ci si nasce – ha detto la leggenda del tennis americano, oggi opinionista –. Anche Alcaraz ha carisma, ecco perché le loro sfide sono così elettriche. Entrambi hanno elementi di unicità. Carlos è il giovane più talentuoso a cui abbia mai visto impugnare una racchetta, Jannik non à lontano. Alcaraz è più luminoso, Sinner è più continuo. A me colpisce il suono della palla di Jannik: mai sentita una cosa del genere“.
L’ex numero uno al mondo ha poi aggiunto: “Alcaraz? Spero che non lo rovinino mai, con i suoi alti e i suoi bassi. Sa mettersi nei guai e togliercisi con una facilità disarmante. Carlos è il regalo più bello che la generazione post Big Three potesse farci. Ed è l’unico tennista per cui pagherei il biglietto“.