di Gabriele RivaNe ha sempre una Maria Sharapova, già dallo scorso anno
di Gabriele Riva

Ne ha sempre una Maria Sharapova, già dallo scorso anno. Un 2007 più ai box che in pista per una serie di infortuni e infortunelli che non l’hanno lasciata in pace; un 2008 partito con il giro veloce in Australia, dove ha messo in tasca il terzo Slam in carriera alla verdissima età di vent’anni. A tirarla fuori dai giochi nel torneo di Dubai ci si è messa una brutta influenza dalla quale la russa non è proprio riuscita a recuperare in tempo utile. Tosse, febbre e intestino sottosopra l’hanno mandata Ko. “Ci ho provato in ogni maniera – ha detto alla stampa – ma non sono proprio nelle condizioni di giocare”. E poi con un pizzico di savoir-faire femminile “mi spiace proprio non esserci, ci tenevo molto a giocare qui a Dubai”.

Saltato il match con l’ungherese Szavay, saltata la testa di serie numero 4 del draw, saltata una Top 5, saltata una grande favorita per il successo finale. A prescindere comunque dal breve, è forse il caso di pensare più in lontananza. Simpatica o antipatica che vi sia, resta da augurarsi che per la siberiana la stagione ancora in fasce non diventi una copia di quella appena trascorsa, un susseguirsi di dolori e dolorini che ne hanno spezzettato il rendimento. L’appuntamento con il campo sarebbe per il 10 marzo quando sul cemento di Indian Wells si gioca uno dei Tier I più importanti dell’anno. Per allora Masha dovrebbe essere a posto, o almeno si spera.