L’ex tennista ha rilasciato un’interessante intervista dove ha trattato di tanti temi, compreso ovviamente Jannik Sinner.


Foto di Felice Calabrò

L’ex tennista e ora opinionista tv Laura Golarsa ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Fanpage dove ha trattato di tanti temi. La recente vittoria dell’Italia in Coppa Davis, terza consecutiva in tre anni, ma anche lo sviluppo del movimento e Jannik Sinner. L’ex tennista ha commentato cosi la decisione di dire no alla Davis da parte di Jannik Sinner e di Lorenzo Musetti ed ha chiarito:

“Le polemiche sono per alcuni giornalisti e per i leoni da tastiera da social, ma solo un pazzo che gestisce uno come Jannik o anche come Musetti può pensare che debbano giocare la Davis. Chiunque avesse fatto la programmazione di Sinner e Musetti avrebbe fatto le stesse scelte, compreso Volandri, penso a Musetti” e sulla scelta di Sinner ha proseguito: “Nessuno capisce il peso di essere numero uno al mondo, ci sono tante pressioni, poi lui ha avuto anche il peso della squalifica… per molti lui è un alieno e chiunque avrebbe avuto un tracollo emotivo al suo posto. Lui invece ha fatto prestazioni a quel livello, ormai tutti lo vogliono e lui per gli sponsor non può sottrarsi neanche ad un’intervista”.

Parlando sempre di Jannik Laura ha sentenziato: “Lo vogliamo far sfiatare a questo ragazzo? Alla lunga chiunque si svuota e sennò rischiamo di distruggerlo. Sinner è un alieno, ma non è che può andare oltre all’infinito. Per cui giustissimo non giocare la Davis, soprattutto dopo due vittorie consecutive”.

Non potevano mancare belle parole anche per l’Italia in Davis e per le prestazioni di Berrettini e Cobolli: “Sono contenta perchè sono due ragazzi che hanno uno storico che nasce da lontano, cresciuti con Santopadre e Stefano Cobolli e questa Davis è anche di Vincenzo che ha tramandato esperienza a questo gruppo. Berrettini ha aperto la strada al movimento. Cobolli è un uomo squadra e loro due sono tennisti che sono cresciuti facendo la serie A e lavorando facendo la guerra a squadre. Sanno come gestire quei momenti li e divertirsi”.