Dopo aver abbandonato papà Walter, la francese punta tutto su Amelie Mauresmo. “E’ la persona giusta per farmi fare il salto di qualità”. L’obiettivo numero 1 è perdere peso ed entrare in forma.
Marion Bartoli si fida ciecamente nelle doti di Amelie Mauresmo
Di Riccardo Bisti – 23 febbraio 2013
Volendo trovare un aggettivo per Marion Bartoli, il più adatto è “testona”. Per anni, la francese non ha voluto sentire ragioni. Accanto a sé c’era papà Walter e non erano previste eccezioni a questo idillio, anche a costo di rinunciare alla Fed Cup e addirittura alle Olimpiadi. Oggi Marion è riuscita a staccarsi dal padre e – giunta nel pieno della maturità agonistica – si è messa in testa un’altra fissazione: Amelie Mauresmo. Secondo la Bartoli, l’attuale capitana di Fed Cup può aiutarla a raggiungere gli obiettivi che le sono rimasti. A suo dire, la Mauresmo (vincitrice di due Slam) può darle una mano soprattutto nei grandi tornei, mentre in questo periodo si sta allenando con l’ex preparatore atletico della Mauresmo, Xavier Moreau, con il quale sta cercando di migliorare le sue storiche debolezze: la forma fisica e la lentezza negli spostamenti. Il sodalizio ha anche un vantaggio logistico, visto che tutti e tre risiedono in Svizzera. L’effetto benefico si è sentito già in questi giorni a Dubai, dove è giunta nei quarti e si è arresa a Caroline Wozniacki dopo una lunga battaglia. Al di là del risultato, Marion aveva l’atteggiamento giusto. E’ ormai chiara la ragione per cui ha deciso di abbandonare papà Walter, almeno sul piano professionale. Era stato lui a farla iniziare a giocare quando aveva 5 anni. “Quando hai 28 anni e ormai sei sul finire della carriera, raggiungi un bivio: o ti accontenti di quello che hai avuto oppure cerchi di otteere qualcosa di più. E io sono il tipo di persona che vuole sempre di più”.
I progetti sono chiari: “Probabilmente Amelie sarà la mia allenatrice principale, almeno nei grandi tornei – dice la Bartoli – poi ovviamente dovrò trovare qualcun altro, perché la stagione non è composta esclusivamente dagli Slam più Indian Wells e Miami. Si viaggia tutto l’anno, e ho bisogno di qualcuno che stia con me ogni settimana”. Marion è consapevole che la cosa più importante sarà la forma fisica. “Ci vorrà del tempo. Ci vorranno molte ore di palestra, dovrò correre molto e impegnarmi per perdere peso. Ma sono pronta e credo di essere nelle mani giuste”. Attualmente la Bartoli è numero 11 WTA, ma il suo insolito stile, con entrambi i fondamentali a due mani, può garantirle risultati eccezionali. Come 6 anni fa, quando andò in finale a Wimbledon. Le avversarie la conoscono, ma quando Marion è in forma può ancora sorprendere tutte. “Se guardi le più forti di oggi, e pensi a come poterle battere…è impensabile farlo senza essere forti fisicamente”. L’obiettivo della nuova Bartoli è quello di restare in campo senza problemi per tre ore…ed essere pronta a fare altrettanto in giorno successivo. “Per alcune giocatrici è più facile, mentre di natura sono più forti di me. Alcune hanno avuto genitori che sono stati campioni o qualcosa del genere. Io non ho niente di tutto questo, ne sono consapevole. E’ sempre stata la mia debolezza”. In merito a papà Walter, escluso per la prima volta dalla sua carriera, ha detto: “Lo amo troppo per dirgli semplicemente: ‘E’ andata, è finita’.. Abbiamo lavorato insieme per 22 anni, mi sembra ancora di sentire la sua voce che mi dice cosa fare”.
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