Chi l’ha (ri)vista in azione al Foro ha capito subito che il suo tennis è rimasto quello che in passato ha stregato vari appassionati, folgorati da tecnica perfetta, tante soluzioni e grande facilità di gioco. Un mix di qualità costretto a convivere con un fisico fragile che non le ha mai permesso di andare oltre la posizione numero 305 WTA, ma che sul match secco sa ancora essere determinante. Anche se non è una grande notizia per le giovani azzurre, la pre-qualificazione della Di Sarra dà ragione alla competizione: se l’obiettivo è quello di aprire una porta a più gente possibile, la storia della laziale è un bello spot. Vince la meritocrazia, anche nel caso di una giocatrice che – via social – non ha mai avuto paura a esprimere il suo malcontento verso alcune scelte della FIT, e di recente ha anche criticato la scelta di non assegnare una wild card a Francesca Schiavone. Non poteva sapere che una di quelle wild card sarebbe finita proprio a lei. Già certa di un posto, ora la laziale può addirittura sognare il main draw, partendo dal duello contro Cristiana Ferrando (nipote dell'ex top-40 Linda). Sarà la seconda apparizione a Roma per Martina Trevisan, che farà il suo ritorno nel torneo romano a 8 anni dalla prima partecipazione. La fiorentina aveva già giocato al Foro nel 2009, a sedici anni ancora da compiere, in quella che sarebbe poi rimasta l’ultima stagione della sua prima carriera, poi ripartita nel 2014. Dopo essere sopravvissuta alle insidie della prima fase, la mancina toscana ha battuto facilmente Alberta Brianti, confermando il suo ruolo di favorita per conquistare il tabellone. All’eterna “Tina” rimane invece la speranza delle qualificazioni: resta un posto, che la parmense dovrà contendersi con Pieri, Rosatello e Arcidiacono.

La notizia del giorno è che nessuno dei nomi che passeranno ai due tabelloni principali sarà lo stesso dello scorso anno. Nel femminile era già certo, data l’eliminazione di lunedì di Claudia Giovine, mentre nel maschile lo è diventato con le sconfitte di Salvatore Caruso e Lorenzo Sonego, i due pre-qualificati della passata edizione, battuti rispettivamente da Gianluca Mager (6-4 2-6 6-2) e da Stefano Napolitano (7-6 6-4). Insieme al ligure e al piemontese, si sono già garantiti una wild card anche Andrea Arnaboldi e il romano Matteo Berrettini, forse la più grande speranza attuale del tennis azzurro al maschile. Il primo, che si qualificò nel 2015 e ha sfiorato la wild card per in main draw l’anno successivo, ha domato al tie-break del terzo il giovane Andrea Pellegrino, mentre il secondo ha battuto con un doppio 6-3 Daniele Capecchi, garantendosi l’esordio agli Internazionali d’Italia. Resta da capire se lo farà dalle qualificazioni o dal tabellone principale. Decisive le sfide di domani Berrettini-Mager e Napolitano-Arnaboldi: i vincitori conquisteranno un posto nel main draw, mentre per i perdenti ci saranno le qualificazioni. Restano in corsa per le “quali” anche i quattro sconfitti di oggi, che si contenderanno due posti: Caruso sfida Capecchi, mentre Sonego se la vedrà con Pellegrino. Ancora lontani dalla conclusione i tabelloni di doppio: oggi si giocano i quarti di finale, e solo le due coppie vincitrici accederanno al main draw degli Internazionali. Già annunciata, nel frattempo, l’altra wild card per il doppio femminile, assegnata alla coppia Errani/Trevisan.
PRE-QUALIFICAZIONI MASCHILI – Quarti di finale
Matteo Berrettini b. Daniele Capecchi 6-3 6-3
Gianluca Mager b. Salvatore Caruso 6-4 2-6 6-2
Stefano Napolitano b. Lorenzo Sonego 7-6 6-4
Andrea Arnaboldi b. Andrea Pellegrino 6-3 3-6 7-6
PRE-QUALIFICAZIONI FEMMINILI – Quarti di finale
Martina Trevisan b. Alberta Brianti 6-2 6-1
Deborah Chiesa b. Federica Arcidiacono 6-2 6-2
Federica Di Sarra b. Jessica Pieri 6-2 6-1
Cristiana Ferrando b. Camilla Rosatello 6-2 4-6 6-3
