Il numero uno al mondo porta a ventisei la striscia di vittorie consecutive sul cemento, numeri che lo consacrano sempre di più nell’élite del tennis mondiale

Foto di Ray Giubilo

Jannik Sinner continua la sua incredibile marcia e nel giorno del suo compleanno si regala la finale del Masters 1000 di Cincinnati! Superato l’ostacolo Terence Atmane con il punteggio di 7-6(5), 6-2 in poco meno di un’ora e mezza di gioco, e lunedì potrà giocare per difendere il titolo dello scorso anno contro uno tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev. Alla vigilia si era detto come il transalpino potesse offrire più di qualche difficoltà al numero uno al mondo, e così è stato almeno per tutto il primo set dove solamente l’incredibile qualità della risposta dell’azzurro gli ha consentito di portarsi avanti nel punteggio. Per Sinner è la quinta finale giocata in questa stagione su sei tornei disputati, con soltanto la sconfitta ad Halle a livello di ottavi finale contro Alexander Bublik.

Un primo set che scorre via molto rapidamente, con entrambi i giocatori abili a tenere con relativa semplicità i propri turni di battuta tanto da ritrovarsi sul 4-4 dopo appena 25 minuti di gioco. Nessuno dei giocatori in risposta è riuscito a conquistare più di due quindici nello stesso game, con il ritmo dell’incontro che però risulta comunque molto sostenuto. A sorprendere è senza dubbio il modo in cui il transalpino è entrato in campo, senza alcun timore reverenziale nel trovarsi al cospetto del numero uno al mondo e confermando di avere una personalità importante. Per quanto riguarda Sinner invece è da registrare più di qualche tentativo con il serve & volley, soprattutto quando il punteggio lo vede avanti 30-0. Lo spartito del parziale non accenna a modificarsi, e dopo sei ace a testa e nessuna palla break si giunge così al tie-break. E dopo una prestazione al servizio quasi perfetta, nel primo punto Atmane commette il primo doppio fallo del match e permette a Sinner di portarsi subito avanti di un mini-break. Un secondo mini-break arrivato nel nono punto del tie-break spalanca la strada per la conquista del set a Sinner, che piazza una prima forte a uscire da destra e chiude per sette punti a quattro.

L’altoatesino nel secondo set ha il vantaggio di servire per primo ed è protagonista di un game d’apertura piuttosto complicato: nessuna palla break concessa ma quattordici punti giocati, con diversi errori dalla parte del dritto. Le condizioni di gioco si confermano proibitive per il caldo, tanto che lo stesso Sinner dopo il primo game è andato a bagnarsi la testa con l’acqua per abbassare la temperatura. L’equilibrio si rompe in maniera forse definitiva nel corso del quarto gioco: Vagnozzi aveva chiesto di provare a spingere nei primi due punti e Jannik si porta 0-30, prima di strappare il servizio ad Atmane con un vincente di dritto. Il francese dal canto suo pecca nel cercare troppo spesso il vincente, con la chiara intenzione di evitare di entrare nello scambio per non finire sotto la pressione dei colpi dell’azzurro. Atmane va a servire sotto 2-5 e questo porta Sinner a giocare a tutto braccio e a procurarsi tre match point: i primi due sono annullati dal nono ace del francese e da un errore di dritto di Jannik, ma alla terza occasione utile arriva l’errore di dritto di Atmane e chiude l’incontro.