di Gabriele Riva
Come se l’Ascoli avesse vinto dilagando a Milano contro il Milan di Capello, come se Armstrong fosse crollato in piena Alpe d’Huez lasciando il proscenio a Bo Hamburger, come se i Bulls di Michael Jordan perdessero contro Capo d’Orlando. Ironie a parte, vedere Guillermo Canas che batte Roger Federer al secondo turno del Masters-Series di Indian Wells fa sicuramente notizia. E’ finita la striscia di vittorie, 41. Rogi dice addio al record di Guillermo Vilas, e a quell’aurea di imbattibilità che lo circonda da mesi.
Canas ha giocato bene, Rogi neppure male, ma non è bastato. "E’ il mio primo Masters-Series da quando sono rientrato, giocare così, e battere il numero uno del mondo per me è splendido – ha detto Guillermo – e mi dà molta fiducia per raggiungere il mio obiettivo: arrivare entro fine anno nei Top 20 del mondo". "Ha giocato davvero bene – ha replicato Rogi – io ho avuto le mie chance, non le ho sfruttate e le ho pagate. Tra l’altro non credo di aver giocato così male, anzi".
Chissà se quanto è successo sia in parte imputabile a Pete Sampras. Come avrete letto su molti quotidiani Roger nel week-end si è allenato con PistolPete che si trovava in California. "Abbiamo giocato, l’ho visto in forma – aveva detto Rogi – ma l’ho battuto: però non vi dico quanto". Che l’abbia messo fuori palla? Ovviamente si scherza Pete, sarebbe Lesa Maestà.
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