La sfida tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti è in programma come ultimo match di giornata sull’Arthur Ashe Stadium

Foto Ray Giubilo

Il Derby d’Italia fra Sinner e Musetti finisce a notte fonda: come quando per vedere Benvenuti-Griffith o i gol di Riva e Rivera a Mexico ’70 toccava puntare la sveglia e presentarsi al lavoro sbadigliando. «Siamo vittima del nostro successo», dice il presidente della Fitp Binaghi. «Il match fra Sinner e Musetti non è solo quello preferito da noi, ma anche dagli americani». Metterlo in prima serata non si poteva, per via dell’alternanza Wta/Atp codificata e a prova di sgarro, ma forse avere un occhio di riguardo per i tifosi d’Oltreoceano si poteva anche averlo, e piazzare il match nel tardo pomeriggio italiano. Anche perché Sky e SuperTennis pagano bei soldi per avere i diritti e nel caso – storico – di un quarto tutto azzurro a New York sicuramente avrebbero gradito una collocazione meno notturna.

Giovedì sarà divertente capire, dallo sguardo o dalla giacca poco intonata alla cravatta, scoprire in ufficio chi ha fatto le ore piccole e chi si è rassegnato: all’ennesimo ‘dazio’ imposto dagli Usa, stavolta sul sonno dei fan.