L’australiana ricompare al Centro FIT di Tirrenia, dove allena la giovane Daria Gavrilova per conto di Tennis Australia. Manca l’annuncio, ma sguardo e sensazioni fanno pensare che sia ormai un’ex.
Di Riccardo Bisti – 13 giugno 2014
Si dice spesso che uno sguardo valga più di mille parole. Stavolta è un’occhiata a dare senso a un’impressione. Ufficialmente, Jelena Dokic è ancora in attività. Il sito della Federazione Italiana Tennis, tuttavia, ha pubblicato una foto che lascia poco spazio a ogni speranza di rivederla ancora in campo. Ha messo su parecchi chili e nel suo sguardo sembra esserci la serenità della rassegnazione, come se sapesse che la sua carriera ha già visto i titoli di coda. Non voleva che finisse così, con un ritiro a Charleston contro Galina Voskoboeva nell'aprile 2012. Ma l’infortunio al polso si è rivelato più grade del previsto, costringendola a una lunga riabilitazione, una specie di calvario. Era l’ultima cosa di cui aveva bisogno dopo tante sofferenze a causa delle bizze di papà Damir, su cui si sono scritti centinaia di articoli. Il problema al polso era molto delicato: l’intervento chirurgico le ha tolto delle cisti e le hanno addirittura tagliato dei tendini, poi ricostruiti su tre dita. Anche se mancano certezze ufficiali, è probabile che sia stato l’ultimo atto di una carriera vissuta sulle montagne russe. “Il giorno dopo l’operazione non potevo muovere la mano, e ancora tre mesi dopo non ero in grado di scrivere” ha detto lo scorso autunno, quando provava ad allenarsi in vista di un utopico ritorno. I vertici di Tennis Australia, mossi a compassione, le hanno concesso una wild card per gli Australian Play-Off, torneo estivo con in palio una wild card per l’Australian Open. Speravano che ripetesse la fiaba di cinque anni prima, quando centrò un miracoloso quarto di finale partendo proprio da lì. Ma stavolta non si è scritta nessuna favola. Jarmila Gajdosova le ha rifilato un secco 6-2 6-4 al primo turno. Ed è probabile che resti l’ultimo match della bionda Jelena, almeno in singolare. L’Australian Open le regalò una wild card per il doppio, insieme alla giovane Storm Sanders, ma hanno perso al primo turno. Parlò di “forti motivazioni”, ma da allora era scomparsa.
UN NUOVO INCARICO
A dispetto delle dichiarazioni di Todd Woodbridge (“Si sta allenando per provare il rientro nell’estate americana”), Jelena è ricomparsa…a Tirrenia, nel Centro Tecnico FIT. Insieme a lei Stefano Barsacchi (ex preparatore atletico di Francesca Schiavone, trasferitosi in Australia per ragioni affettive) e la giovane Daria Gavrilova, 20enne russa che dopo una brillante carriera junior ha cambiato nazionalità (è diventata australiana) e prova a lanciarsi nel tour. Ma che ci fanno a Tirrenia? Tutto nasce dall’interessante collaborazione tra FIT e Tennis Australia: uno scambio di competenze e ospitalità che punta ad arricchire entrambi i movimenti. A gennaio i nostri ragazzi sono stati ospiti presso i loro Centri Tecnici e noi ricambiamo nel periodo estivo, fornendo a tecnici e atleti australiani una buona base europea. E così apprendiamo che la Dokic è stata “ingaggiata” da Tennis Australia per seguire la crescita della Gavrilova. La foto pubblicata su federtennis.it ci racconta di una Dokic appesantita, totalmente calata nel ruolo di coach. I suoi fan (e sono tanti, dopo tutto quello che ha passato) sperano che abbia ancora voglia di tornare, ma oggi sembra lo scenario meno probabile. Se anche la sua carriera fosse finita ai play-off australiani di dicembre, Jelena può ritirarsi soddisfatta. Ha avuto la forza di staccarsi dalle follie di papà Damir. Grazie all’aiuto di tante persone, tra cui il fidanzato Tin Bikic, si è costruita una seconda carriera più che dignitosa. Ok, non avrà vinto al Foro Italico e non sarà entrata tra le top-5 WTA come qualche anno prima, ma ha ottenuto qualcosa di molto più importante: la serenità. Ed è quello che cercherà di trasmettere alla Gavrilova. Nessuno può farlo meglio di lei.
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