Esordio negativo per Fabio Fognini, poca concentrazione e una forma fisica non ottimale gli hanno impedito di superare l’ostacolo Zverev… di ALESSANDRA FUSETTI

di Alessandra Fusetti – foto Getty Images

 

Fabio Fognini saluta il torneo di Valencia, l’italiano di Arma di Taggia è stato superato in due set dal tedesco Mischa Zverev, numero 215 nel ranking mondiale. Amara sconfitta per Fabio, costretto alla sconfitta con il punteggio di 6-2 7-6 in un’ora e 19 minuti di gioco in cui non è mai riuscito ad entrare nel match.

 

Fognini è sceso oggi in campo visibilmente poco concentrato e nervoso, condizione che lo ha costretto molte volte all’errore, il suo avversario, invece, ha saputo attaccare nei momenti giusti e sfruttare quindi le debolezze dell’azzurro.

 

Sin dal primo set è emersa la poca attenzione di Fabio che dopo 14 minuti di gioco si è trovato già sotto per 3 a 1, sprecando l’opportunità di ristabilire parità nel quarto gioco quando, sulla palla break a suo favore, ha spedito in rete l’ennesimo dritto. Il secondo break sul servizio di Fognini è arrivato nel settimo gioco e non ha stupito, Zverev ha potuto così servire per il match sul 5-2. Occasione subito colta dal tedesco che ha chiuso agilmente il primo set 6-2.

Il ligure ha perso quindi la prima partita in maniera molto netta, inoltre per ben due volte nel parziale ha chiamato l’intervento del fisioterapista, sembrava infatti zoppicasse in alcuni momenti del match.

 

Il secondo set è sembrato iniziasse in maniera molto simile al primo, Zverev ha sfruttato nel primo game l’occasione di brekkare Fabio e l’italiano ha continuato a commettere un numero altissimo di errori. Sorprendentemente è arrivata nel secondo gioco la reazione azzurra così Fognini, grazie ad una bellissima accelerazioni di dritto, ha portato a casa un prezioso controbreak.

Dal terzo game in poi il match è rimasto in equilibrio, inevitabilmente le sorti della partita sono state decise al tie-break, che si è mostrato uno specchio dell’intero match. Il tedesco è riuscito infatti ad attaccare nel momento più importante e Fabio invece ha sprecato molto, giocando con molto nervosismo e poca verve.