I primi due giocatori del ranking mondiale hanno creato un gap rispetto a tutti i loro avversari che difficilmente potrà essere colmato nel futuro prossimo

Foto di Ray Giubilo

Le ‘Final 8‘ di Coppa Davis sono in corso di svolgimento a Bologna e promettono di regalare spettacolo fino a domenica 23 novembre, ma non c’è dubbio che l’assenza di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner pesi davvero tanto nell’economia dell’evento. Il numero 1 del mondo sarebbe dovuto essere presente quest’anno per difendere i colori della sua Spagna, ma un edema al bicipite femorale rimediato durante la finale delle Nitto ATP Finals di Torino gli ha sconsigliato di giocare questa settimana. Il 22enne di Murcia è tornato a casa sconsolato, ma ha nuovamente espresso il suo desiderio di sollevare l’Insalatiera un giorno. Il fuoriclasse azzurro – invece – aveva deciso da tempo che non avrebbe partecipato a questa competizione nel 2025, ma il suo annuncio ufficiale ha comunque generato un putiferio nel nostro Paese.

Non è un segreto che la rivalità fra Carlos e Jannik rappresenti il fulcro del tennis maschile in questo momento storico, trattandosi di due giovani campioni che sono destinati a scrivere pagine importanti di storia del nostro sport negli anni a venire. Intervistato dai media spagnoli durante le finali di Coppa Davis, Feliciano Lopez ha espresso la sua sincera opinione su questo duopolio: “I loro numeri parlano in maniera abbastanza chiara e – sebbene io non abbia la sfera di cristallo – non vedo cambiamenti imminenti. Forse tra 3-4 anni arriverà un giocatore dalla Slovenia o da un altro Paese e spezzerà il loro dominio, nessuno può saperlo, ma in questo momento c’è un’enorme differenza tra loro due e tutti gli altri. Sono troppo bravi sia tecnicamente che mentalmente e la sensazione è che questo gap aumenti ulteriormente con il passare del tempo.”

L’ex campione spagnolo è sceso nel dettaglio: “Jannik e Carlitos hanno la capacità di continuare a migliorare il loro gioco in ogni aspetto, mentre gli altri non sembrano riuscirci. Siamo fortunati a poter ammirare questi due giovani campione, che hanno preso il controllo del tennis maschile in questa fase storica e non intendono fermarsi qui. Hanno personalità diverse, ma sono entrambi grandissimi ambasciatori di questo sport.”