Il 20 volte campione Slam ha rilasciato una lunga intervista subito dopo aver ricevuto la notizia della sua induzione nella Hall of Fame, in programma nel 2026

Nella giornata di ieri, Roger Federer ha appreso la notizia della sua induzione nella Hall of Fame il prossimo anno. L’ex numero 1 del mondo meritava questo riconoscimento e non c’erano dubbi che lo avrebbe ottenuto già al suo primo anno di eleggibilità (ottenendo tutti i voti necessari). La cerimonia si svolgerà a Newport nell’estate del 2026 e la leggenda svizzera era visibilmente emozionata quando ha ricevuto l’annuncio. Il ‘Maestro’ di Basilea ha scritto pagine memorabili di storia del tennis, contribuendo alla crescita del nostro sport non soltanto grazie ai suoi successi in campo, ma anche con i suoi comportamenti e il suo impegno costante.
Poche ore dopo questo fantastico annuncio, il 20 volte campione Slam ha rilasciato una lunga intervista a ‘Tages-Anzeiger‘, in cui ha ripercorso alcune delle tappe più significative della sua carriera. Durante la conversazione, il Re è tornato anche sulla celebre finale di Wimbledon 2019 contro Novak Djokovic: “Quella sconfitta è stata uno shock per la maggior parte dei miei fan, ma io l’ho vissuta in maniera diversa. Forse grazie al sostegno della mia famiglia e dei miei figli, forse perché avevo battuto Rafa Nadal in semifinale, ma dentro di me sentivo di aver comunque giocato un eccellente torneo. Ho avuto qualche flashback nei giorni successivi a quella finale, ma niente di più. Non meritavo che quel ricordo mi tormentasse a lungo, perché avevo giocato davvero bene.”
Djokovic ha più volte ripetuto che gli piacerebbe un giorno sedersi con i suoi due grandi rivali Federer e Nadal per parlare della loro elettrizzante rivalità. Un desiderio che Roger sembra pronto ad esaudire: “Una rivalità come la nostra crea un legame fortissimo, è inevitabile. Oggi vedo le cose diversamente rispetto a quando ero giocatore, sono molto più distaccato. Più passa il tempo e più vedi il quadro generale delle cose. Alcuni eventi che un tempo ti avevano fatto star male, ora non te li ricordi nemmeno più. Sarei assolutamente lieto di sedermi insieme a loro a parlare dei vecchi tempi.”

