La giovane tennista britannica ha chiuso in anticipo la sua stagione per risolvere alcuni piccoli problemi di natura fisica, ma la collaborazione con Roig dovrebbe essere confermata anche per il 2026

Giocatrice sempre al centro del dibattito mediatico, dotata di grande talento ma anche di numerose fragilità. In questo 2025 Emma Raducanu ha disputato – complessivamente parlando, e non contando il solo US Open vinto nel 2021 – la sua migliore stagione in carriera, terminata in anticipo a causa di alcuni piccoli problemi fisici che l’hanno portata a cancellarsi dagli ultimi tornei a cui era iscritta. Numeri alla mano, la britannica ha giocato 50 partite in stagione, mai così tante, con un bilancio di 28 vittorie e 22 sconfitte. I risultati migliori sono stati la semifinale a Washington e i quarti di finale nel WTA 1000 di Miami, oltre a numerose partite giocate ad altissimi livelli che si sono però concluse con una sconfitta. Al momento Raducanu si trova alla posizione numero 28, con la possibilità di essere testa di serie ai prossimi Australian Open e avere così un cammino in parte più semplice rispetto a quanto fatto in questa stagione negli Slam.
L’altra grande notizia è la continuità anche sul piano tecnico, con la collaborazione con Francisco Roig che stando alle attuali indiscrezioni dovrebbe continuare anche nel 2026. L’ex allenatore di Rafael Nadal – e più recentemente di Matteo Berrettini – ha iniziato a lavorare con Raducanu dopo Wimbledon, e si era parlato di un lavoro fino al termine stagione. I buoni risultati ottenuti in questa seconda parte di stagione e la sensazione di aver intrapreso la strada giusta potrebbero portare a confermare Roig anche per il 2026. Il passo che probabilmente ancora manca alla britannica è quello di vincere le partite contro le giocatrici di alta classifica, dopo che in questa stagione è andata spesso vicino (con Sabalenka a Wimbledon, oppure con Pegula a Pechino), e un uomo di campo come Roig è probabilmente la scelta migliore per provare a fare questo ulteriore step ed esprimere tutto il suo potenziale.

