Termina dopo appena sei mesi la collaborazione tra Nole e Andy: dopo un avvio incoraggiante, il serbo era tornato a faticare

Tanto tuonò che piovve. Dopo appena sei mesi, è già terminata la collaborazione tra Novak Djokovic e Andy Murray. Una partnership davvero affascinante – che era stata annunciata a novembre dello scorso anno – e che sembrava essere iniziata sotto i migliori auspici con la semifinale raggiunta dal serbo agli Australian Open (dopo aver sconfitto Carlos Alcaraz nei quarti di finale). Quell’impresa contro il giovane spagnolo a Melbourne Park era stata propiziata anche dal supporto di Andy, che pareva aver fatto breccia nella mente di Nole dopo un 2024 deludente nel complesso (se si eccettua il torneo olimpico).
Tuttavia, con il passare delle settimane e dei mesi è diventato chiaro a tutti che i problemi di Novak non erano magicamente scomparsi. L’ex numero 1 del mondo ha raggiunto la finale al Miami Open giocando un ottimo tennis e sfiorando il suo 100° titolo, ma negli altri appuntamenti di questa stagione ha rimediato soltanto sconfitte premature e anche qualche figuraccia.
I primi due tornei sulla terra rossa sono stati un vero disastro per il 24 volte campione del Grande Slam, che non ha vinto nemmeno una partita ed è stato battuto in due set sia da Alejandro Tabilo (a Monte Carlo) che dal nostro Matteo Arnaldi (a Madrid). Dopo quelle due battute d’arresto, il 37enne di Belgrado ha deciso di saltare gli Internazionali BNL d’Italia e ha ottenuto una wild card per l’ATP 250 di Ginevra in programma la settimana prossima.
Nonostante i risultati di Djokovic non siano stati all’altezza delle aspettative, la notizia della separazione da Murray rappresenta comunque una sorpresa. I due non avevano mai chiarito con esattezza quanto sarebbe durata la loro unione professionale, ma Novak aveva più volte lasciato intendere che l’ex campione scozzese sarebbe rimasto nel suo box almeno fino a Wimbledon.
“Grazie coach Andy Murray per tutto l’impegno, il supporto, il divertimento che mi hai regalato negli ultimi sei mesi dentro e fuori dal campo. Mi è piaciuto molto coltivare la nostra amicizia ancora più in profondità” – ha scritto Nole su X, in attesa di sapere chi lo accompagnerà a Ginevra e soprattutto al Roland Garros.