Mancano meno di due anni alle Olimpiadi di Tokyo. Nel tennis, il torneo a cinque cerchi ha avuto un'impennata di appeal nelle ultime tre edizioni, dopo che fino al 2004 non era stato particolarmente considerato. Come è noto, per partecipare all'evento bisogna rispettare una serie di requisiti, tra cui un numero minimo di presenze in Coppa Davis. Con l'avvento della competizione targata Kosmos, il rapporto tra Davis e Olimpiadi potrebbe essere riconsiderato. È quello che starebbe cercando di fare Novak Djokovic, almeno secondo le dichiarazioni di Frederik Rosengren, tecnico di Kyle Edmund. Intervenuto a un video podcast realizzato da Tennis Portalen, ha detto che lo stesso Djokovic si sta attivando per boicottare la regola che obbliga i tennisti a mettere insieme alcune presenze in Coppa Davis per ottenere l'eleggibilità olimpica. Il “ricatto” ITF, in effetti, ha spesso funzionato. La voglia di giocare le Olimpiadi, per esempio, è stato l'unico strumento per avvicinare Maria Sharapova alla Fed Cup. Senza dimenticare Serena Williams, che tre anni fa si sciroppò la trasferta a Brindisi per non avere problemi in vista di Rio de Janeiro. Il Rulebook ITF spiega che per giocare a Tokyo i tennisti dovranno necessariamente mettere insieme una presenza nelle rispettive competizioni a squadre nel 2019 o nel 2020.