Il 24 volte campione Slam ha già preso una decisione drastica nei confronti del proprio Paese spostando il “suo” torneo ad Atene

È rottura tra Novak Djokovic e il governo serbo. Il 24 volte campione Slam nelle scorse settimane ha voluto fare la scelta drastica di trasferire il torneo ATP 250 di Belgrado, gestito dalla famiglia Djokovic con il fratello Djordje come direttore, ad Atene. L’evento, rinominato Hellenic Championship è in programma dal 2 all’8 novembre presso all’Oaka Olympic Arena. Adesso, però, Nole starebbe addirittura considerando di cambiare residenza e di trasferirsi proprio in Grecia. Il motivo è strettamente legato all’inasprimento del clima tra Djokovic e il governo del presidente Aleksandar Vucic il campione serbo ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti del movimento studentesco che contesta il potere sempre più autoritario del capo dello Stato.
Per questo, le autorità serbe hanno lanciato un’offensiva mediatica contro Djokovic, come accaduto con il tabloid Informer che ha definito l’eroe nazionale una “vergogna” per aver sostenuto le manifestazioni. Il giornale lo ha accusato di essere “un falso patriota che si è presentato per anni come simbolo della Serbia solo per poi fuggire in Grecia“. Inoltre, un imprenditore contrario alle proteste avrebbe addirittura diffuso un video nel tentativo di collegare il padre di Djokovic a un presunto pedofilo.